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Gemmato: “Apicoltura presidio per biodiversità ed eccellenza”

23 Settembre 2025

Roma, 23 set. (Adnkronos Salute) – “L’apicoltura rappresenta un presidio insostituibile per la biodiversità e l’equilibrio dell’ecosistema e, al contempo, un comparto produttivo di eccellenza. Parliamo di oltre 78mila operatori che, con apiari e alveari, contribuiscono a una produzione annua di circa 21.850 tonnellate di miele, in 50 varietà diverse. Un alimento dall’alto valore nutrizionale e con proprietà antibatteriche, che lo rendono una risorsa potenziale anche per il contrasto all’antimicrobico-resistenza”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, in apertura del workshop ‘Sanità e apicoltura: sfide e opportunità’, momento di formazione e confronto tra istituzioni, associazioni di settore e comunità scientifica sulle implicazioni dell’Animal Health Law e sull’aapplicazione del sistema di registrazione e identificazione in apicoltura, questa mattina al ministero della Salute.

All’evento – organizzato dall’Istituto zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise in qualità di Centro servizi nazionale Anagrafi degli animali, su impulso dello stesso Gemmato – hanno partecipato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, e il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Con il decreto ministeriale del 27 gennaio 2025 – è stato sottolineato durante l’incontro – sono state introdotte importanti revisioni al manuale operativo del Sistema I&R di identificazione e registrazione, con l’obiettivo di semplificare il lavoro degli apicoltori, nel rispetto delle regole di prevenzione, sorveglianza e biosicurezza previste dalle disposizioni normative. Le modifiche sono il frutto di un dialogo costruttivo, avviato per la prima volta tra il ministero della Salute e tutte le organizzazioni nazionali degli apicoltori, che hanno presentato istanze condivise.

“Sono convinto che il dialogo avviato nell’ultimo anno sia la chiave per garantire la piena attuazione delle norme, accompagnare e valorizzare il ruolo degli apicoltori e dei medici veterinari e assicurare il futuro di un settore tanto prezioso per il nostro Paese, in stretto raccordo con il Masaf, che ringrazio per la continua e proficua collaborazione”, ha concluso Gemmato.

Fra i temi trattati durante il workshop anche la tracciabilità e la rintracciabilità degli animali, inclusi gli insetti allevati come le api; l’attuazione di programmi di sorveglianza e controllo delle malattie animali, fondamentali per prevenirne la diffusione; il monitoraggio dell’uso del farmaco veterinario nel rispetto della normativa sull’antibiotico-resistenza; la tracciabilità dei prodotti di origine animale a tutela dei consumatori e della qualità delle produzioni; la gestione tempestiva ed efficace di eventuali emergenze sanitarie.

Per ridurre i costi e le difficoltà legati all’eradicazione delle malattie animali e prevenire gravi danni al benessere animale – è stato ricordato – nell’aprile 2021 è entrato in vigore il Regolamento (Ue) 2016/429, noto come Animal Health Law. Con questo provvedimento la Commissione europea ha introdotto un nuovo approccio alla gestione della salute animale, basato su prevenzione, sorveglianza, biosicurezza e responsabilizzazione degli operatori, recepito in Italia con il decreto legislativo 136/2022. La normativa assegna nuove responsabilità agli allevatori – che devono prevenire, monitorare e notificare le malattie, registrare le movimentazioni degli animali e usare i farmaci in modo prudente – e ai medici veterinari, chiamati a svolgere il ruolo di veri e propri consulenti aziendali. Un’attenzione particolare è dedicata all’adozione di misure di biosicurezza, considerate essenziali per evitare l’ingresso e la diffusione delle patologie. Centrale, inoltre, è la formazione obbligatoria in sanità animale per tutti gli operatori del settore.

Questi i numeri del settore, secondo Banca dati nazionale – Anagrafe zootecnica: 78.024 apicoltori registrati, 190.798 apiari, 1.554.531 alveari, 177.324 sciami/nuclei. Secondo l’Osservatorio nazionale miele 2024, sono 21.850 le tonnellate di miele prodotte ogni anno, con oltre 50 varietà di mieli unifloreali. Il sistema di identificazione e registrazione degli operatori, degli stabilimenti e degli animali (il cosiddetto Sistema I&R) è uno dei pilastri della sanità pubblica veterinaria italiana e uno strumento strategico di programmazione e governance. La registrazione dinamica di apiari e apicoltori consente infatti di attuare programmi di prevenzione, sorveglianza e controllo delle malattie, nonché di gestire con rapidità ed efficacia eventuali emergenze sanitarie.

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