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Giappone, Tokyo costruisce resilienza climatica con Ia e impegno dei cittadini

24 Novembre 2025

Tokyo, 24 nov. (Adnkronos/Jiji) – Dagli studenti impegnati a studiare e proteggere il loro ambiente locale ai progressi nei metodi di prevenzione delle catastrofi supportati dall’intelligenza artificiale, Tokyo sta lavorando per un futuro più resiliente. In un momento di crescente preoccupazione globale per i cambiamenti climatici e i disastri naturali, la lunga esperienza della capitale giapponese nel confrontarsi con gli elementi e il suo costante impegno nel migliorare sicurezza e sostenibilità possono offrire un modello ad altre città, a partire dai cittadini più giovani.

La Tokyo Metropolitan Shiba Commercial High School si trova sul lungomare di Tokyo. La scuola offre molte attività extracurricolari originali, ma una in particolare spicca: il “Mudflat Club”. I suoi membri lavorano attivamente nei fanghi di Waters Takeshiba, un complesso multifunzionale vicino alla scuola. Durante le “Giornate aperte della piana di marea di Takeshiba”, che si tengono una volta al mese, gli studenti discutono con ricercatori e interagiscono con i bambini del quartiere.

Una delle studentesse, Taguchi Kumino, racconta che entrare in contatto con la natura e gli organismi di Takeshiba, e vedere i visitatori divertirsi, ha aumentato la sua consapevolezza sull’importanza di tutelare l’ambiente a Tokyo. “A scuola abbiamo studiato il problema dei rifiuti, ma quando ho iniziato a raccoglierli nella piana di marea sono rimasta scioccata dalla quantità che arriva, inclusi i microplastici – spiega – Vedere la situazione da vicino mi ha spinta a parlare con familiari e amici di quanto sia importante proteggere la natura non solo evitando di gettare rifiuti, ma anche cercando di non produrne affatto”.

Attraverso queste attività, i membri del club hanno imparato il valore della natura e degli esseri viventi. Il loro obiettivo è vendere 200 copie del libro illustrato creato dagli ex membri, ‘Visita a una piana di marea’, e continuare a far conoscere le meraviglie della piana di marea di Takeshiba.

In una scuola nel centro di Tokyo con vista sul Parlamento, un gruppo di studenti è impegnato in un’attività insolita: raccogliere, osservare e talvolta persino mangiare le erbacce. I membri del “Weed Research Club” della Tokyo Metropolitan Hibiya High School stanno studiando la vita naturale che prospera silenziosamente negli angoli della città, coltivando una nuova visione di come città e natura possano crescere insieme.

Questi giovani botanici utilizzano una guida originale, ‘Flora della Hibiya High School’, ereditata dagli ex membri. Grazie al manuale hanno creato una mappa delle erbacce presenti nel campus e hanno persino scoperto piante rare. “Una volta ci siamo imbattuti nella corydalis, una specie inserita nella ‘Lista Rossa delle specie minacciate’ della prefettura di Tokyo, proprio nel nostro campus. Aveva fiori gialli molto vivaci e, cercandola, ci siamo resi conto che era una specie a rischio”, racconta il presidente del club, Tsutsumi Yugo. “Sapere che una pianta così si trova qui ci ha fatto sentire un grande senso di responsabilità: ora che l’abbiamo trovata, vogliamo proteggerla il più possibile e documentare correttamente le nostre ricerche”.

Tsutsumi osserva che studiare queste piante “umili” lo ha portato a riflettere su come vivere in modo sostenibile nella natura anche in città, e sul cambiamento di mentalità che questo richiede: “Le piante lottano per sopravvivere, ma a volte possono intralciare la vita delle persone. L’ideale sarebbe una convivenza in cui non creino troppo disturbo”.

Per secoli Tokyo si è espansa verso la baia, creando uno dei poli più attivi del Giappone per commercio e vita quotidiana, ma anche vaste aree a bassa quota, incluse le cosiddette “zone a zero metri”. Oggi circa 1,5 milioni di persone vivono in aree che, senza infrastrutture protettive, sarebbero inondate a ogni alta marea.

Le difese fisiche restano essenziali, ma il Governo Metropolitano di Tokyo (Tmg) sta potenziandole grazie alla trasformazione digitale (Dx). L’iniziativa integra nuove tecnologie nella protezione costiera in quattro ambiti principali. Primo, un Sistema online di informazione sulla prevenzione delle mareggiate permette di consultare in tempo reale i livelli della marea, lo stato delle paratie e le immagini delle telecamere. Secondo, un servizio di ricerca del rischio da mareggiata consente ai residenti di inserire un indirizzo e vedere immediatamente la possibile profondità dell’allagamento in caso di forte tempesta. Terzo, un modello basato sull’Ia analizza i dati di marea e meteo per prevedere i cambiamenti del livello dell’acqua fino a quindici ore in anticipo, supportando le operazioni di paratie e stazioni di pompaggio. Infine, i funzionari del Tmg stanno sviluppando competenze interne per utilizzare droni nelle ispezioni rapide e sicure durante le emergenze.

L’approccio del Tmg è stato riconosciuto anche a livello internazionale. Nel 2025, il sistema di previsione dei livelli dell’acqua basato sull’Ia è stato presentato allo Smart City Expo World Congress di Barcellona. Funzionalità multilingue sono state integrate nei sistemi informativi affinché residenti e visitatori possano comprendere i rischi e prepararsi. Il messaggio è chiaro: la prevenzione dei disastri non è solo un problema locale, ma una responsabilità condivisa.

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