Giustizia: Morando, ‘Libertà Eguale favorevole a separazione carriere, sì a referendum’
Roma, 22 lug. (Adnkronos) – Il testo del ddl sulla separazione delle carriere “non è più emendabile. Chi si trova fuori dal Parlamento dovrà comunque esprimersi come cittadino elettore nel referendum finale, che sarà con tutta probabilità richiesto. Referendum nei quali, a differenza dei voti in Parlamento, non vi è disciplina di partito. Saremo chiamati a scegliere non per appartenenza di partito, non per dinamiche interne nei partiti e tra i partiti, ma sulla base del bene superiore del Paese”. Lo scrive Enrico Morando in una lettera agli iscritti di Libertà Eguale.
“Per questa ragione, nella massima libertà, credo che occorra prepararsi da parte di chi si vuole collocare in continuità con questa ispirazione liberale di sinistra, ad animare una posizione favorevole, che sia altrettanto chiara nella collocazione politica alternativa all’attuale maggioranza. Di modo che, anche stavolta, nel referendum si possa valutare sul merito della proposta e non come test per le successive elezioni politiche”.
“Dal punto di vista storico-culturale -ricorda Morando- la nostra Associazione (e ancor prima le aree politico-culturali di origine della stessa) ha sempre visto nel principio della separazione delle carriere un dato positivo di impronta liberale, purché essa non conduca a forme di subordinazione verso l’esecutivo, tema giustamente sollevato ma che non è presente in alcun modo nel testo. Per questa ragione, in libertà, la gran parte di noi ha votato Sì ai due referendum abrogativi su leggi ordinarie promosse dai Radicali”.
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