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Giustizia: Orlando (Pd), ‘con riforma non si riducono tempi ma garanzie’

28 Ottobre 2025

Roma, 28 ott. (Adnkronos) – “Sulla questione del prossimo Referendum sulla riforma della Giustizia, il problema non è tanto la separazione delle carriere, ma come viene risolta la separazione che poteva essere portata a compimento con legge ordinaria, in un quadro nel quale già il passaggio da una carriera all’altra è molto limitato. Io penso che due Consigli Superiore della Magistratura, così come previsto nella proposta del centrodestra, siano un pericolo di raddoppio del correntismo e degli elementi corporativi denunciati dal centrodestra stesso, con un rischio forte: cioè di avere un corpo di Pubblici Ministeri non incluso nella giurisdizione, che compete o si integra con la polizia giudiziaria, acuendo il carattere poliziesco dell’attività del Pubblico Ministero”. Così l’ex ministro della Giustizia ed esponente Pd Andrea Orlando, in un video pubblicato sui social.

“Se la carriera viene a essere costruita esclusivamente sulla base della capacità di saper innescare un procedimento – prosegue – la competizione sarà a chi innesca più procedimenti. Se gli “invasati”, che in questi anni ci sono stati, sono stati contenuti dentro un autogoverno che mescolava le funzioni, adesso svolgeranno un ruolo di leadership all’interno di un corpo separato che rischia di essere un plotone d’esecuzione”. “Stiamo andando verso sistemi in cui le verità non arrivano neanche dopo trent’anni, perché per esempio il ricorso all’appello è molto limitato: stiamo imitando gli Stati Uniti. Io non cambierei mai il sistema giudiziario italiano con quello degli Stati Uniti. Perché è vero che tre gradi di giudizio sono un elemento che allunga i tempi, è anche vero che non mette dietro le sbarre una persona semplicemente perché è povera e va davanti a una giuria non ben difesa. Vogliamo ridurre i tempi? Andiamo invece in una direzione di riduzione delle garanzie”.

“Siccome Marina Berlusconi ha denunciato un errore giudiziario, ammesso che tutti i processi che riguardano Berlusconi fossero errori giudiziari, facciamo la separazione delle carriere: qual è il nesso? Anzi, con la separazione delle carriere andremo in una situazione peggiore di quella attuale. Perché la nascita di un Csm dei Pubblici Ministeri che sarà portato a giudicare prevalentemente sull’elemento mediatico porterà in una direzione che acuisce il rischio di errori giudiziari”, conclude.

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