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Giustizia: Orlando (Pd), ‘riforma acuirà tutti i problemi che pretende di risolvere’

31 Ottobre 2025

Roma, 31 ott. (Adnkronos) – “Sulla riforma della Giustizia e in particolare sul sorteggio dobbiamo dire che ha vinto Beppe Grillo, nel senso che se ‘uno vale uno’ dobbiamo aspettarci anche un Parlamento scelto con la tombola come prossimo passaggio. L’idea che sia la sorte a scegliere chi deve governare è un precedente abbastanza singolare. Credo che questa riforma acuirà tutti i problemi che pretende di risolvere. Si dice che la parità delle parti nel processo aumenti le garanzie ma credo che sia esattamente il contrario perché un corpo separato di Pubblici ministeri rischia di diventare un luogo della competizione inquisitoria, dove si fa carriera per essere più prolifici nella produzione dei procedimenti”. Così l’ex ministro della Giustizia ed esponente Pd Andrea Orlando, a Porta a Porta su Rai1.

“E poi c’è un tema metodologico – prosegue – la destra ha messo le mani su una cosa che era stata fatta da personaggi come Giovanni Leone, Valiani, Moro, Dossetti, da chi si è occupato del Titolo IV con una finezza di argomentazioni. La Costituzione oggi viene cambiata con quattro passaggi parlamentari nei quali non è stata modificata una virgola perché il Parlamento è stato sostanzialmente espropriato. I Costituenti vollero che ci si pensasse bene e che non fossero cose imposte da una maggioranza su una minoranza ma che si cercasse un accordo più ampio. Invece si è scelto di realizzare un punto programmatico di una delle forze di maggioranza”. “Un CSM fatto solo da PM rischia di diventare un problema perché sottratto totalmente a qualsiasi tipo di controllo e di indirizzo. Gli eccessi di questi anni sono stati spesso temperati da un CSM di cui facevano parte giudicanti e PM”.

“In questo modo si mette sotto scacco la magistratura esercitando una pressione nel momento in cui si sfascia l’autogoverno. È chiaro che un CSM fatto solo di PM non potrà rimanere così perché rischia di essere una scheggia impazzita. Saranno un tutt’uno con la polizia giudiziaria che risponde ad un potere gerarchico. Ora vedremo in televisione centinaia di errori giudiziari, a partire da Garlasco. Potremmo fare degli speciali con gli stessi errori in Paesi dove vige la separazione delle carriere. Negli Stati Uniti vengono patteggiati il 94% circa dei procedimenti perché il difensore consiglia anche agli innocenti di farlo, forse perché il PM è più forte dei giudici”, conclude.

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