Roma, 17 giu (Adnkronos) – “Non c’è nessun problema specifico per l’Italia, tranne – come sappiamo – il fatto che abbiamo un debito elevato”. Lo spiega Francesco Giavazzi al ‘Frankfurter Allgemeine Zeitung’. “Chi governerà l’Italia dopo le elezioni del 2023 avrà la stessa bussola di questo governo: attuare il piano che l’Italia ha concordato con l’Europa, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnnr)”, spiega il consigliere economico di palazzo Chigi a proposito dell’impegno dell’Italia sulle riforme.
“La Commissione monitora ciò che facciamo ogni giorno. Se vede qualcosa che non va, ce lo dice, e insieme cerchiamo di capire perché, e lo correggeremo di conseguenza”, spiega Giavazzi che tra l’altro osserva: “Poiché si investe così tanto nelle riforme in cui ci siamo impegnati, ora è più difficile essere critici nei confronti dell’Europa in Italia”.
Sui conti pubblici, il consigliere economico di palazzo Chigi chiarisce: “Senza lo straordinario aumento dei prezzi dell’energia, l’inflazione sarebbe probabilmente ancora vicina al 2 per cento”. Giavazzi sottolinea: “Solo se il PIL cresce il rapporto debito/PIL può diminuire”. Per l’economista la questione chiave, anche in chiave inflazione e anti recessione, è quella energetica con l’introduzione di un ‘price cap’: “I prezzi del gas devono essere fermati ora”, sottolinea.
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