Inps, Fava: “Vicini ai giovani dentro e fuori dal Paese”
Milano, 23 set. (Adnkronos/Labitalia) – “Come Inps stiamo facendo tanto per i giovani perché rappresentano il nostro futuro e la sostenibilità dei nostri conti, anche attraverso l’aumento della base contributiva occupazionale. Li sosteniamo con ‘Inps per i giovani’, uno spazio digitale per gli under 35 che li aiuta a conoscere i propri diritti, le pensioni, la previdenza e i servizi. Il bonus giovani, che dà la possibilità agli imprenditori di assumere a tempo indeterminato con un esonero totale contributivo fino a due anni. Siamo inoltre vicini ai nostri ragazzi all’estero, attraverso l’educazione previdenziale”. Così Gabriele Fava, presidente dell’Inps, l’Istituto nazionale per la previdenza sociale, intervenendo a Milano, all’evento ‘Dove va l’Italia. Lavoro, pensioni, giovani’. Un incontro organizzato per stimolare un dialogo costruttivo sulla capacità di innovare e di costruire un’Italia più forte da consegnare alle nuove generazioni.
Tra gli strumenti che traghetteranno l’Italia verso il futuro, la tecnologia occupa un posto di rilievo. “Siamo l’unico vero istituto pubblico a livello europeo – sottolinea Fava – ad aver investito concretamente sull’intelligenza artificiale abbiamo 38 progetti attivi e quasi 23 operativi. Ci tengo a sottolineare che noi governiamo la tecnologia, non la subiamo. L’intelligenza artificiale non ci fa paura. L’abbiamo implementata e la stiamo implementando perché sta accelerando e migliorando le performance della nostra popolazione e dei nostri dipendenti. Da questo punto di vista – approfondisce – l’intelligenza artificiale ci sta aiutando a migliorare a rendere i servizi più certi, più trasparenti e più vicini alle esigenze reali dei cittadini”.
Fava si sofferma poi sui dati emersi dal XXIV Rapporto annuale Inps, presentato lo scorso luglio: “Il 2024 ci restituisce una fotografia netta, chiara e molto forte. I conti sono in ordine, il sistema pensionistico è solido. Nel 2024 abbiamo raggiunto la cifra record di 27 milioni di assicurati, con un incremento 1,5 milioni rispetto al 2019. Sono dati che raccontano due cose il sistema tiene e le politiche messe in atto sono positive”.
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