Italia-Cina: Mattarella ‘per millenni contributo per progresso economico e morale’
Pechino, 9 nov. (Adnkronos) – “Per millenni Cina e Italia hanno svolto anche un ruolo significativo nel definire l’idea stessa di civiltà, intesa come realtà complessiva in seno alla quale sviluppo materiale da una parte, e progresso morale e intellettuale dall’altra, avanzano di pari passo”. Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella sua lectio magistralis all’Università di Beida a Pechino.
“Fin dall’antichità -ha ricordato il Capo dello Stato- la civiltà cinese e quella italiana si sono intrecciate in uno scambio culturale fecondo. Hanno offerto un contribuito di valore straordinario nella storia dell’umanità, influenzandone profondamente lo sviluppo. Hanno diffuso, moltiplicato e impreziosito il sapere universale. Basti pensare alla raffinata profondità filosofica di grandi maestri del pensiero, quali Confucio o Lao Tze. E non è un caso se, soprattutto a partire dal Seicento, tra i protagonisti della diffusione in Europa del sapere cinese troviamo alcuni celeberrimi intellettuali italiani. Matteo Ricci, Michele Ruggieri, Prospero Intorcetta furono tra i primi sinologi del mondo occidentale”.
“Un altro italiano, Alessandro Valignano, sviluppò nel contesto del sistema di pensiero proprio del Cristianesimo i concetti di ‘adattamento’ e di ‘inculturazione’, ponendosi, così, quale antesignano del dialogo inter-culturale. Cinesi e italiani hanno aperto nuovi cammini in ambito economico e commerciale. A partire dall’epoca che noi definiamo Basso Medioevo, e che corrisponde ai regni delle dinastie Song, Yuan e dei primi imperatori Ming, l’Antica Via della Seta ha offerto uno dei primi esempi di mondializzazione. Lungo quel tracciato pionieristico, coraggiosi mercanti viaggiavano attraverso continenti altrimenti lontanissimi. Si scambiavano beni, idee e saperi e, nello scambio, consapevolmente o inconsapevolmente, cambiavano sé stessi e l’altro. Il simbolo di questa nostra storia comune -ha concluso Mattarella- è Marco Polo, uomo radicato nella cultura della sua Venezia natale quanto profondamente affascinato dal livello prodigioso di avanzamento tecnologico raggiunto dalla Cina”.
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