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Lavoro: Scotto, ‘dialogare su Pdl partecipazione? Sì, ma se il governo ne fa un suo Odg…’

24 Gennaio 2025

Roma, 24 gen (Adnkronos) – “Continueremo a mantenere uno spirito costruttivo fino alla fine, ma se non avremo nessuna apertura dal governo è chiaro che resterà il nostro no”. E’ Arturo Scotto, il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, a chiarire la posizione dem sulla Pdl sulla partecipazione dei lavoratori alla governance dell’impresa.

Il provvedimento approderà in aula da lunedì prossimo e il primo via libera in commissione ha visto le opposizioni (Avs, M5s e Pd) compatte votare no. Tra i dem, però, si è aperta una discussione. Alcuni esponenti riformisti, primo tra tutti Lorenzo Guerini ma anche la senatrice ed ex leader Cisl Annamaria Furlan, hanno auspicato maggiore disponibilità del Pd al dialogo in aula. Una assemblea del Gruppo Pd è prevista a inizio settimana, probabilmente martedì.

“Noi abbiamo avuto un atteggiamento disponibile sin dall’inizio, ma la disponibilità è legata al merito -chiarisce all’Adnkronos Scotto-. In aula ripresenteremo tutti gli emendamenti perchè il punto è che la proposta originaria, della Cisl, è stata totalmente stravolta in commissione. Sono saltate la partecipazione nelle società pubbliche partecipate e nelle banche; la partecipazione obbligatoria viene totalmente eliminata. Tutto è devoluto alle decisioni dell’impresa. Il disegno originario è stato snaturato e ridimensionato”.

(Adnkronos) – Scotto sottolinea: “Il Pd è stato la forza che in commissione ha chiesto che venisse adottato come testo base quello della Cisl. Se arriva una legge di iniziativa popolare di un grande sindacato, il Parlamento ha il dovere di discuterlo”.

Perchè in commissione il Pd alla fine ha votato no? “Abbiamo votato no perchè non c’è stata nessuna apertura ma, al contrario, un peggioramento della legge. In commissione era anche presente la ministra Calderone, un inedito, perchè è stato come voler mettere il cappello del governo su una iniziativa popolare. Le abbiamo anche chiesto di interloquire con le opposizioni ma, come la Sibilla cumana, è rimasta in silenzio e abbiamo potuto solo interpretarla”.

Come valuta le dichiarazioni di quegli esponenti del Pd che hanno chiesto disponibilità in vista dell’esame in aula? “Noi auspichiamo che nel corso della discussione generale ci sia qualche segnale che, ovviamente, valuteremo. Abbiamo molto rispetto per il dialogo, i nostri emendamenti sono stati discussi e condivisi con i sindacati. Ma se questa Pdl si trasforma in un ordine del giorno del governo non colpa del Pd”.

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