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Lotito: “In Italia ormai club quasi tutti in mano ai fondi, non c’è più calcio italiano”

28 Marzo 2025

Roma, 28 mar. (Adnkronos) – “Quando io ho proposto le multiproprietà, lo feci con una logica. Oggi tutti parlano di seconde squadre, ma queste coltivano solo un interesse sportivo, cioè quello di valorizzare i giovani e di avere una fucina dove metterli nella condizione di esprimersi per poi prenderli e portarli nella squadra principale. Questo ragionamento ha un senso dal punto di vista sportivo, ma non ha un senso dal punto di vista economico. Quando io investii, 12-13 anni fa, nella Salernitana, la presi in eccellenza. Poi mi hanno obbligato a vendere, hanno voluto stabilire il prezzo, e l’hanno svenduta a 10 milioni di euro. L’ultimo giorno, il 31 dicembre, a mezzanotte meno un minuto. Pensate, c’è uno a mezzanotte meno un minuto che sta a Capodanno, compra la società, stando a Dubai. Oggi questa cosa delle multiproprietà l’hanno eliminata”. Lo ha detto, a quanto apprende l’Adnkronos, il Presidente della S.S. Lazio e Senatore della Repubblica, Claudio Lotito, intervenuto oggi al Corso da Team Manager, organizzato dall’Associazione Sportiva Luiss.

“Oggi ci sono le seconde squadre, ma non possono vincere il campionato, è vero che valorizzi i giocatori, ma tieni in piedi una squadra che ha gli stessi costi della squadra normale. E quindi è una follia dal punto di vista economico. Alla base di tutto ci deve essere la sostenibilità, a meno che tu non c’hai il pozzo, tiri sul petrolio e in ogni giorno regali i soldi, e qui interviene il ragionamento dei fondi. A chi fa comodo questa roba? In Italia ormai sono tutti fondi. Fatevi una domanda e datevi una risposta. Allora c’è qualcosa che non funziona, no? Siamo rimasti, di fatto, io e Aurelio (De Laurentiis ndr.), poi Cagliari di Giulini e il Torino di Urbano e pochi altri. Il calcio italiano dove andrà a finire? Non è più italiano, sono tutti americani e perché si parla di calcio italiano?”, si chiede Lotito.

“La politica, per quello che mi riguarda, non è mai entrata nella scelta strategica della Lazio. Non pesa. Poi se gli altri avvertono un peso dalla mia persona, perché sono senatore, sicuramente io non parlo in qualità di senatore nel contesto sportivo, ho sempre parlato da presidente. Io penso che il valore della persona è al di sopra di tutto e l’autorevolezza si conquista sulla base del valore della persona, il valore legato alla preparazione, all’autorevolezza culturale, alla determinazione, alla volontà e alla capacità di risolvere i problemi”, ha aggiunto Lotito.

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