M5S: Di Maio, ‘governo Draghi problema? Guardassero un po’ a interno Movimento’
Roma, 19 giu. (Adnkronos) – “Fa sorridere che l’attuale leader del Movimento 5 Stelle è capo politico da più tempo di quanto lo sono stato io. Sono dieci giorni che i dirigenti del M5S mi nominano nelle loro interviste, quando ho lasciato il partito due anni fa”. Così il rappresentante speciale dell’Ue per il Golfo ed ex capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio a Tagadà su La7.
“Se mi si dice che il tema del 9% che hanno preso alle europee è il governo Draghi di due anni fa non solo dico che non c’entra niente, che guardassero un po’ all’interno del Movimento senza pensare a me, ma la cosa più importante è che finchè c’è stato il governo Draghi le riforme sul welfare e le norme anticorruzione sono rimaste in piedi. E’ stata la caduta del governo Draghi, provocata dal Movimento a causa dell’inceneritore di Roma che tra l’altro da quanto ho capito si farà comunque, che ha portato allo smantellamento delle riforme fatte dal M5S e, soprattutto, a fare deflagrare il centrosinistra, che alla fine è andato separato e ha perso quasi tutti i collegi uninominali alle elezioni politiche del 2022. Fino a quel momento avevamo un patto sulle riforme del welfare che avevamo fatto approvare al tempo”.
“Come si può dire che il governo Draghi è stato il problema? Quando Giorgia Meloni ha legittimamente vinto le elezioni aveva già messo nel programma l’abolizione delle nostre risorse; ciò è avvenuto e gli elettori si sono disaffezionati”.
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