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Manovra: Boccia (Pd), ‘governo nasconde numeri ma solo per respirare servono 30 miliardi’/Rpt

20 Settembre 2024

Roma, 20 set. (Adnkronos) – Sulla manovra “noi insisteremo molto su pensioni e potere d’acquisto delle famiglie, ma non mi faccio illusioni. Purtroppo sulla politica economica e sulla politica industriale il governo va avanti a fari spenti. Questa sarà la terza manovra della destra, le prime due disastrose questa arriva con un Def fantasma e senza numeri: servono 30 miliardi solo per respirare, 18 per rinnovare le misure annuali, cuneo compreso, 12 per il piano correttivo concordato da Giorgetti su sette anni a causa della procedura di infrazione causata dalle prime due manovre”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia in una intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno. Che sulla questione fiscale poi insiste: “La verità è che questo governo ormai più che in concordati preventivi si sta specializzando in concordati a consuntivo: il Mef ha stimato che dal concordato preventivo potessero arrivare 1.8/2 miliardi”.

“Visto il basso numero di adesioni -avverte- il gettito è lontano e il governo ricorre a due espedienti: correggono la riforma fiscale con la possibilità di applicare sull’extra reddito un’imposta sostitutiva e varano un vero condono per chi ha ‘dimenticato’ di versare imposte tra il 2018 e il 2023. Insistono nel ridurre la base imponibile per favorire pochi, anziché ampliarla per ridurre la pressione fiscale a tutti in base al reddito prodotto. È la solita destra con il fisco ‘a la carte’. Mi pare evidente che non avendo una visione del paese metteranno le mani sui servizi, sulle detrazioni e sull’indicizzazione delle pensioni: pagheranno i soliti – pensionati lavoratori autonomi più deboli, e imprese più fragili – e taglieranno l’assegno unico”, conclude Boccia.

E alla domanda sull’ipotesi che il governo si affidi alle privatizzazioni per reperire risorse Boccia risponde così: “Sulle privatizzazioni hanno approvato un piano che prevedeva 21 miliardi in tre anni, dal 2024 al 2026. Per ora meglio parlare di poche svendite fatte male. Hanno ceduto azioni ordinarie di MPS a 2,92 e ora sono a 3,50 a azione. Se avessero venduto dopo l’approvazione del bilancio avrebbero incassato 190 milioni in più. O sono dilettanti allo sbaraglio o sono in malafede”.

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