Manovra: Casasco (FI), ‘taglio tasse fino a 60mila euro, voto in Calabria ci dà ragione’
Roma, 7 ott.-(Adnkronos) – “Forza Italia è il primo partito in Calabria con il 18%. E se sommiamo anche le altre due liste, Occhiuto Presidente e Forza Azzurri, si va oltre il 30%. Un risultato, come ha detto il nostro segretario Antonio Tajani, straordinario che rafforza il Centrodestra e pone Forza Italia come riferimento al centro, con il partito di Schlein appiattito sui 5 Stelle e all’estrema sinistra. Ora, anche visti i risultati di questa tornata elettorale, ma non solo, occorre che il governo faccia il massimo sforzo possibile in legge di bilancio sul taglio delle tasse per il ceto medio”. Così Maurizio Casasco, responsabile economico di Forza Italia ad Affaritaliani.
“Pur tenendo sempre sotto controllo i conti pubblici, un equilibrio fondamentale per i mercati finanziari e per i rapporti con l’Unione europea, la riduzione dell’aliquota Irpef dal 35 al 33% dovremo cercare di farla arrivare fino a 60mila euro lordi annui di reddito. Un segnale importantissimo – prosegue – per quel ceto medio che tanto ha dato al Paese e che finora non ha ricevuto ciò che ha prodotto in questo Paese. Le risorse si possono trovare con un’ulteriore razionalizzazione della spesa pubblica, con l’aumento delle entrate dall’occupazione che proprio quel ceto medio ha garantito, dal concordato fiscale che sarà rinnovato, dal recupero di alcune risorse non utilizzate e, infine, accorpando alcuni bonus ormai vetusti e inutilizzati introdotti da governi precedenti”.
“Rivendichiamo come Forza Italia di aver posto per prima, dallo scorso anno, la battaglia per la riduzione dell’Irpef per il ceto medio. E ora dobbiamo cercare di portare il tetto di 50mila euro lordi annui di reddito, che ormai è acquisito e sarà nella Legge Bilancio per il 2026, fino a 60mila euro. L’abbattimento delle tasse e il tema della salute sono punti chiave e fondamentali di Forza Italia sulla manovra economica dove cercheremo anche di sottolineare la detassazione delle tredicesime anche per i pensionati, gli straordinari, i premi di produzione e l’aumento del welfare aziendale”, conclude.
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