Manovra: Fratoianni, ‘tagli a scuola e sanità, svelata vera natura governo’
Roma, 29 dic. (Adnkronos) – “Si svela la natura sociale del governo: si presentarono come destra sociale a favore dei deboli e invece la loro è una manovra delle lobby, a partire da quella militare, o che trova i miliardi per il Ponte sullo Stretto ma non dà risposte ai milioni di persone che non possono curarsi, a chi lavora ma percepisce salari che non permettono una vita dignitosa”. Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs in un’intervista a Repubblica.
“Serviva un investimento per rafforzare la sfera dei diritti e della protezione sociale e invece – prosegue il leader di SI – nella sanità sono arrivati solo tagli, idem per la scuola pubblica mentre continuano le regalie a quella privata. E poi, non un euro per rispondere alla precarietà, ad esempio sulla ricerca. Noi come opposizioni la piccola somma a disposizione l’abbiamo messa per stabilizzare i ricercatori del Cnr, dando il segnale che la lotta paga. Cito poi la misura sugli extraprofitti: hanno chiesto un prestito alle banche che dovranno restituire”.
“Pensiamo poi – insiste l’esponente di Avs – al ritornello più frequente che ripetono:“non ci sono soldi”. Un vero imbroglio, i soldi ci sono ma bisogna avere il coraggio di andarli a prendere, e poi decidere come spenderli. Per noi coraggio significa più medici, infermieri, maestri, e non è un approccio demagogico ma realistico, che risponde al bisogno di ridurre le disuguaglianza. Ancora una volta il Parlamento non ha potuto discutere, è un processo che umilia sistematicamente le Camere. Non è il primo governo che lo fa. Qui però c’è di un salto di qualità che dice qualcosa sullo stato della democrazia: è il monocameralismo. Intanto comincino a rispettare i tempi e la destra smetta di truccare le carte, cioè presentando la legge di bilancio a ottobre, quando è solo una scatola vuota per poi farla arrivare in aula a ridosso di Natale completamente stravolta. Ricordo poi a tutti che questo governo – conclude Fratoianni – sta abbattendo ogni record di ricorsi alla fiducia, sono scomparsi i disegni di legge di iniziativa parlamentare anche della maggioranza. Una modifica sostanziale dell’assetto istituzionale. Chissà cosa succederebbe al nostro Paese se riuscissero a portare a casa il premierato”.
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