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Manovra: Pd, ‘governo costretto a riscriverla, vogliamo tempo per confronto’

11 Dicembre 2025

Roma, 11 dic. (Adnkronos) – “Per un mese la Commissione Bilancio è stata completamente ferma. Non ha discusso, non ha emendato. Ha atteso ordini dal governo. È il segno più evidente della deriva che questa destra sta imponendo alle istituzioni: un Parlamento svuotato di ruolo e una maggioranza ridotta a braccio esecutivo di Palazzo Chigi”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia e il capogruppo dem in commissione Bilancio Daniele Manca.

“Ora questi ordini stanno arrivando, attraverso gli emendamenti trasmessi oggi, con l’esecutivo che è costretto a riscrivere un testo che non stava in piedi a causa delle guerre intestine della maggioranza. La manovra è un patchwork improvvisato di tasse occulte, condoni e rottamazioni leghiste, proroghe senza visione e bonus a pioggia chiesti da Fdi. Con una tassa sui pacchi che colpisce piccoli consumatori e imprese, mentre il caos generato dai conflitti sui dividendi che certificano la guerra sotterranea nella maggioranza, si è trasformato oggi nel demansionamento del Vice Presidente Tajani da parte dell’azionista di riferimento Berlusconi”.

“Nelle prossime ore arriveranno altri testi che cambieranno la faccia di questa manovra e noi pretendiamo che venga garantito il giusto tempo per i subemendamenti e il confronto in commissione. Avevamo denunciato che questa legge di bilancio non stava in piedi e le ‘correzioni’ governative che stanno arrivando, per trovare la quadra tra le tensioni della maggioranza, ci danno ragione. Intanto il Milleproroghe diventa la prova di uno Stato che vive sospeso, i bonus sul lavoro tornano come ogni anno con Giorgia Meloni Premier e non c’è nessun sostegno a salari sempre più poveri, men che meno a produttività e formazione. Tutto questo mentre i dossier strategici, come quello sulle politiche industriali e sulle telecomunicazioni, restano bloccati nel pantano costruito da Urso e Giorgetti”.

“Meloni e i suoi ministri parlano di ‘piena legittimità democratica’, ma nei fatti stanno costruendo un modello ungherese: Camere ridotte a passacarte, maggioranza supina, bilancio deciso fuori dalle sedi previste dalla Costituzione. Chiediamo che il governo venga immediatamente in Senato in Commissione Bilancio con testi completi e definitivi, numeri verificabili e tempi certi. L’Italia non può permettersi una sessione di bilancio trasformata in una farsa procedurale. Serve rispetto per le istituzioni, per i cittadini e per le opposizioni che stanno lavorando mentre la destra sempre più divisa si divide le spoglie di un’Italia sempre più in difficoltà”, concludono Boccia e Manca.

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