Manovra: Renzi, ‘destra vuole punirmi, La Russa? Non è super partes’
Roma, 31 dic. (Adnkronos) – “La Russa ha esagerato, non io. Un presidente fa parlare l’opposizione, un camerata la zittisce. La Russa doveva richiamare la maggioranza che faceva confusione e invece ha attaccato me. Dopo di che il problema è che io gli do di camerata e lui lo prende come un complimento”. Lo dice Matteo Renzi in un’intervista al ‘Corriere della Sera’.
“Non è stata la norma ad personam l’elemento dello scontro. Peraltro proprio La Russa, ad Atreju, aveva detto che quella legge era sbagliata. Lui non ha gradito che io ironizzassi sull’assenza di Giorgia Meloni, che va in Lapponia a incontrare Babbo Natale, ma fugge dal Senato per la legge di Bilancio. Che sta facendo di così importante la premier per scappare dai suoi obblighi istituzionali?”.
La Russa è un presidente super partes? “No. Aveva giurato che sarebbe stato il presidente di tutti, si è rivelato un bugiardo, peccato”. È davvero solo del 10% il ‘danno» al suo fatturato privato per la norma Anti-Renzi? “Meno. Ma non è questo il punto. È inaccettabile il principio per cui finché Renzi sta col Terzo polo va tutto bene, quando va col centrosinistra va punito con norme ad personam e spegnendogli il microfono”. Si sente il principale oppositore del governo? “No. Ho solo il coraggio di dire la verità in faccia alle persone, Giorgia Meloni in testa (…) lotterò come un leone, ancora più determinato di prima. Chissà se i Fratelli d’Italia e le sorelle della Garbatella lo hanno capito”.
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