Migranti: Colucci (M5S), ‘governo protesta ma il disastro è opera sua’
Roma, 30 ott. (Adnkronos) – “Incurante dei disastri già compiuti, il governo va avanti imperterrito nella propria incapacità di gestire l’immigrazione, adottando provvedimenti spesso inutili, talvolta palesemente illegittimi o violativi dei diritti umani. La decisione di ieri del Tribunale di Bologna di rimettere alla Corte di Giustizia Europea la questione della definizione di un Paese quale ‘sicuro’ ai fini della procedura accelerata di protezione internazionale e di chiarire l’obbligo del giudice di disapplicare anche il decreto ‘Paesi sicuri’ in ipotesi di suo contrasto con il diritto dell’Ue, era un passo inevitabile”. Lo afferma il deputato Alfonso Colucci, capogruppo M5S in commissione Affari costituzionali della Camera.
“Nel provvedimento si legge che ‘la necessità di invocare la Corte di Giustizia europea deriva dal manifestarsi di un gravissimo contrasto fra le diverse autorità chiamate a interpretare e applicare il diritto dell’Unione’ – spiega -. Il governo Meloni, responsabile di questo grave conflitto con le norme europee, non trova di meglio che scagliarsi contro la magistratura chiamata alla piena applicazione della normativa europea e italiana in materia. Aspettiamo di vedere cosa la Corte di Giustizia europea andrà a decidere, ma lo diciamo subito: nemmeno un decreto legge del governo può superare le regole stabilite nell’Unione europea. Se ne facciano una ragione, i loro provvedimenti propagandistici non possono scavalcare o calpestare la Costituzione, il diritto europeo e quello internazionale. Nessun governo può ignorare i principi cardine sui diritti fondamentali, almeno nelle democrazie compiute. E’ inutile, oltre che istituzionalmente scorretto, che Tajani e altri del centrodestra dicano che il Governo non si fa condizionare dalle scelte di alcuni. E fa davvero specie che queste dichiarazioni provengano dal leader di una formazione politica, Forza Italia, che si spaccia per paladina dei diritti della persona: ecco ancora una volta svelata la loro ipocrisia e il loro opportunismo politico. Qui non si tratta di condizionamenti ma del fatto che la magistratura fa il suo dovere, secondo quanto prescrive la Costituzione, ed è il governo Meloni a non dover attaccare il potere giudiziario e la sua indipendenza”.
“Incommentabile poi Salvini che bolla quali comunisti i giudici di Bologna: un’offesa alla giurisdizione che rivela la totale mancanza di senso dello Stato da parte di chi, oltre che ministro, riveste il ruolo di vice presidente del Consiglio dei ministri. È necessario che la presidente Meloni ne prenda subito le distanze e chiarisca la posizione del governo in merito a queste gravi esternazioni. Si fermino, almeno adesso, prima di completare un altro capolavoro della loro manifesta incapacità”, conclude Colucci.
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