Migranti: Magi, ‘governo rilancia su Cpr Albania con azioni illegittime’
Roma, 25 giu. (Adnkronos) – “Lo scorso 20 giugno la Suprema Corte di Cassazione ha emesso una ordinanza che di fatto smonta la base giuridica su cui si fonda il protocollo che istituisce i centri albanesi, affermando che le persone che devono essere espulse non possono essere condotte e poi trattenute in un paese terzo, in quanto questo rappresenta una violazione della direttiva rimpatri e una illegittima compressione dei loro diritti fondamentali e rimandando la questione alla Corte di Giustizia Ue. Se il governo italiano avesse a cuore lo stato di diritto, dovrebbe sospendere le attività di questi centri in attesa di una parola chiara e definitiva sulla loro legittimità”. Lo afferma il segretario di +Europa Riccardo Mag.
“Invece il governo Meloni fa l’opposto, cominciando addirittura a effettuare rimpatri diretti dall’Albania, a partire dal caso che avevamo denunciato nei giorni scorsi rispetto al charter partito il 9 maggio scorso da Roma e diretto a Il Cairo, che ha fatto scalo a Tirana per far salire a bordo cinque cittadini egiziani rinchiusi nel Centro di permanenza per il rimpatrio di Gjadër. Su questo, la risposta diffusa dal Viminale a mezzo stampa è inaccettabile, perché rimanda a “successive intese” tra Italia e Albania che stabilirebbero le modalità attuative dell’accordo. In realtà queste intese, di cui il parlamento italiano è all’oscuro, cambiano ulteriormente la funzione di questi centri aggravandone la legittimità”, conclude Magi.
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