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Migranti: Santalucia (Anm), ‘mai contro le istituzioni, difendiamo nostra autonomia’

23 Ottobre 2024

Roma, 23 ott. – (Adnkronos) – “Né pro né contro il governo, applichiamo la legge. E l’autocritica è sempre una cosa buona, ma non capisco perché evocarla in questo momento. Difenderci è doveroso sia per la giurisdizione , sia per le libertà fondanti della magistratura, compresa l’associazione”. Lo afferma Giuseppe Santalucia presidente dell’Anm, in un’intervista al quotidiano ‘La Stampa’. “Questo tentativo di continuare ad alzare i toni contro la magistratura non giova al Paese. – continua Santalucia – Solo perché il Tribunale di Roma ha deciso in modo non gradito al governo, sui migranti in Albania, si è scatenato un putiferio. Non si può far passare l’idea che i tribunali devono decidere solo cose gradite al governo. I magistrati non devono prendere ordini dal governo. Nel caso specifico il Tribunale di Roma ha dovuto attenersi a una sentenza della Corte di giustizia europea”.

“La politica pretende che la magistratura agisca in linea con il governo, ma questo non è possibile perché la magistratura è libera e indipendente e risponde solo alla legge e al rispetto dei diritti – aggiunge Santalucia – Le accuse di una politicizzazione dei magistrati, quando questi non rispecchiano la volontà del governo, sono offensive non solo per gli stessi magistrati ma anche per il Paese e il suo assetto democratico. Purtroppo si rischia che venga meno il dialogo costruttivo perché la collaborazione prevede che ogni istituzione rispetti l’interlocutore”.

E sulla richiesta al Csm per un provvedimento disciplinare contro Marco Patarnello per una mail in cui definisce la premier Giorgia Meloni ‘un pericolo più grande di Berlusconi’, Santalucia sottolinea che “non ho titolo a esprimermi perché l’azione disciplinare va promossa dal ministro alla Giustizia o dal procuratore generale della Cassazione. Ma ritengo che non esistano margini per un’azione disciplinare contro Patarnello. Non ha offeso la presidente del Consiglio e ha espresso contrarietà alle riforme portate avanti dalla maggioranza di governo. Credo che avere un’opinione sulle riforme che interessano la giustizia sia un diritto anche dei magistrati. Le altre interpretazioni sono malevoli e maliziose. C’è stata cioè una lettura maliziosa delle sue parole per fargli dire cose che in realtà non ha detto”.

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