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Milano: auto da collezione, sequestri per oltre 70mln euro, tre interdittive

14 Febbraio 2025

Milano, 14 feb. (Adnkronos) – Sequestro preventivo per oltre 70 milioni di euro e un’ordinanza di misura cautelare personale interdittiva nei confronti di tre indagati, tra cui un avvocato e un commercialista. Tra i beni sequestrati, tra l’altro, i rapporti bancari in essere nel Principato di Monaco intestati a una società caymanense, e cinque auto storiche, tra cui la Ferrari 375 MM del valore di più di 30 milioni di euro che il regista Roberto Rossellini nel 1954 regalò all’attrice Ingrid Bergman e un’Alfa Lungo Berlinetta 8C 2900B da oltre 26 milioni di euro vincitrice di plurimi concorsi.

E’ la conclusione di una complessa indagine della Guardia di finanza di Milano – la notizia era già stata diffusa nelle scorse settimane – riguardo a una presunta associazione per delinquere composta da un avvocato e da un commercialista, entrambi componenti di uno studio legale internazionale con sede a Milano, da un amministratore delegato di una società svizzera operante nel settore dell’intermediazione nella vendita di auto d’epoca e dal titolare di uno Sportello telematico dell’automobilista. Un’associazione finalizzata alla corruzione, falsi in atti pubblici e accesso abusivo a sistemi informatici, “diretti ad alterare sui pubblici registri Aci/Pra i dati di proprietà delle auto storiche intestate in Italia anche a soggetti deceduti o radiate d’ufficio dall’Aci/Pra e a consentire ad una società caymanense riconducibile ad un collezionista l’evasione delle imposte per complessivi 12.904.613 euro” si legge nella nota della procura.

Il sistema si basava sulla presentazione al registro di false certificazioni, denunce fittizie di smarrimento dei certificati di proprietà delle auto e falsi duplicati dei medesimi certificati. Tali documenti falsificati attestavano il passaggio di proprietà dai legittimi titolari, in alcuni casi deceduti, a una società con sede nelle isole Cayman quindi per il rientro in Italia si usavano le abilità illeciti dei professionisti indagati che riuscivano ad aggirare le problematiche doganali e fiscali.

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