Milano: chiuse indagini su incendio via Pier Lombardo, tre indagati (2)
(Adnkronos) – La causa delle esplosioni, secondo quanto ricostruito dalla procura, “è stata individuata in un errore del conducente del furgone”, che avrebbe messo nell’abitacolo un recipiente criogenico di ossigeno liquefatto senza riporlo nel modo corretto e che, nel momento in cui il mezzo ha svoltato a sinistra – da via Vasari in via Pier Lombardo – “si rovesciava sul pavimento dell’abitacolo e perdeva ossigeno criogenico, che già solo venendo a contatto con i materiali combustibili presenti generava un incendio nell’abitacolo”. Le fiamme si espandevano quindi nel retro del furgone e l’alta temperatura ha portato a “una sequenza di esplosioni di diverse bombole di ossigeno”. L’incendio ha danneggiato cinque stabili, due studi professionali, tre negozi e la scuola delle suore Mantellate che ospita oltre 200 bambini. Solo per fortuna non si sono registrate vittime o feriti gravi, una suora di 86 anni è rimasta ferita per scappare dall’incendio.
La stessa Linda Medicale srl, pochi giorni dopo il fatto, aveva depositato un esposto in procura relativo agli esiti di un’indagine interna secondo cui l’incendio “sarebbe addebitabile a un errore del conducente”. I risultati delle indagini, affidate dalla procura al Nil (Nucleo ispettorato del lavoro), al Nia (Nucleo investigativo antincendio dei vigili del fuoco della Lombardia) e ai carabinieri, sono “ineludibili” si legge nella nota della procura: “Linde Medicale srl non si era assicurata di scegliere un autotrasportatore dalle caratteristiche adeguate al tipo di merce da affidare per il relativo trasporto, né aveva mai, successivamente, vigilato sulle modalità operative della stessa; quest’ultima non aveva curato la formazione del conducente in relazione al trasporto di merce così pericolosa – se non in modo meramente formale e del tutto insufficiente -. Peraltro, presso il piazzale di carico gestito da Linde Gas srl, pur monitorato con telecamere, la società non aveva previsto che ai monitor un addetto vigilasse sulle modalità di carico”.
Ai tre indagati viene contestato il reato di incendio in cooperazione colposa, per colpa anche specifica in relazione alla violazione di norme del Regolamento europeo Adr sl trasporto di merci pericolose, recepito nel nostro ordinamento con appositi decreti del ministero dei Trasporti, del Codice della strada e del Testo unico in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. I due rappresentanti legali delle società, in separato procedimento e in attesa della compiuta acquisizione di documentazione medica, sono accusati anche il reato di lesioni colpose ai danni del conducente.
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