Milano: confessa omicidio compagna, ‘le ho stretto le mani intorno al collo’
Milano, 8 feb. (Adnkronos) – Le ha stretto le mani intorno al collo e ha le ha tolte quando Jhoanna Nataly Quintanilla ha smesso di respirare. Così Pablo Gonzalez Rivas, avrebbe ucciso la compagna, nella notte tra il 24 e il 25 gennaio, nel loro monolocale in piazza dei Daini a Milano. E’ uno dei dettagli che emerge dall’interrogatorio di convalida, durato circa due ore, che si è tenuto in tarda mattinata nella stanza della giudice di Milano Anna Calabi.
“L’ho uccisa io, non volevo. Poi mi è preso il panico e ho deciso di disfarmi del cadavere”, le parole del 48enne rinchiuso da ieri, venerdì 7 febbraio, nel carcere di San Vittore con l’accusa di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Dopo averla strangolata, il compagno avrebbe recuperato un borsone da palestra, avrebbe messo all’interno il corpo della 40enne baby sitter, quindi l’avrebbe trascinato fino al garage – come mostrano le telecamere interne dello stabile – e messo nel bagagliaio.
Solo nel tardo pomeriggio del 25 gennaio si sarebbe preoccupato di disfarsi del pesante borsone messo nel bagagliaio. Il corpo della 40enne baby sitter ancora non si trova, ma dalle prime ammissioni e dalle indagini dei carabinieri – che hanno seguito il ‘percorso’ della targa – sarebbe nella zona di Cassano d’Adda. Potrebbe aver gettato il borsone lungo “una strada” come ha ammesso durante l’interrogatorio, oppure averlo buttato nel fiume Adda o nel canale Muzza. Il ritrovamento del corpo potrebbe accertare se la confessione di Pablo Gonzalez Rivas è credibile.
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