Milano-Cortina: Riesame, ‘decreto governo non ferma indagine su corruzione’
Milano, 17 lug. (Adnkronos) – Il Riesame di Milano non scoglie il nodo sulla natura (pubblica o privata) della Fondazione Milano Cortina 2026 – come anticipato ieri dalle agenzie – ritenendolo un dilemma ininfluente per confermare il sequestro all’ex dirigente Massimiliano Zuco – ma nel provvedimento in cui riqualifica (per ora) il reato in corruzione fra privati, sottolinea come dal decreto legge ad hoc sui Giochi invernali “non consegue l’irrilevanza penale del fatto” e dunque non si ferma l’inchiesta della procura di Milano che indaga per corruzione.
Il Riesame rileva come le imputazioni formulate dalla procura “trova solida rispondenza negli esiti dell’attività investigativa”, cioè nei documenti (chat e mail) sequestrati e anche le numerose intercettazioni agli atti sono “più che adeguate a delineare un’ipotesi corruttiva”.
In tal senso, scrivono i giudici, “deve ritenersi che la documentazione (anche con riferimento alla sua allocazione su dispositivi elettronici e informatici), in funzione della ricostruzione dei rapporti degli indagati fra loro e degli atti e comportamenti concreti nell’esercizio delle proprie funzioni da parte dei vertici e dirigenti di Fondazione Milano Cortina 2026, rappresenti res pertinente al reato per cui si procede, la cui acquisizione appare imprescindibile per accertare i termini della vicenda complessiva, li ruolo da ciascuno in essa rivestito e, in definitiva, la rilevanza”.
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