Milano: ‘duello’ sul consenso, gip si riserva su opposizione archiviazione La Russa jr
Milano, 25 set. (Adnkronos) – Gli stessi elementi e due letture diametralmente esposte. Nell’aula al settimo piano del Palazzo di giustizia, davanti alla giudice per l’udienza preliminare di Milano Rossana Mongiardo, si è celebrata l’udienza per l’opposizione alla richiesta di archiviazione per Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio, e l’amico deejay Tommaso Gilardoni, indagati per violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 22 anni.
“Sono qui per garantire un giusto processo a una ragazza. Quella sera (tra il 18 e il 19 aprile del 2023, ndr) non era in grado di esprimere un consenso, come dimostra anche una nostra consulenza medica” spiega Stefano Benvenuto, legale della giovane. “Tutti gli elementi portano a ritenere che ci sia stato un consenso esplicito da parte della ragazza” sono invece le parole dei legali del giovane La Russa, gli avvocati Adriano Bazzoni e Vinicio Nardo. La ragazza era presente a se stessa è la tesi condivisa dalla procura e dagli avvocati Alessio Lanzi e Luigi Stortoni che assistono l’altro indagato.
Al centro dell’udienza – durata circa due ore – i video che sarebbero “centrali” nella vicenda e l’analisi sulle condizioni psicofisiche della giovane – il presunto abuso di alcol e il sospetto mix con farmaci o droga – su cui dovrà pronunciarsi la giudice. I tempi della decisione non sono certi: da pochi giorni a un paio di settimane. Tre le opzioni sul tavolo: la giudice accoglie la richiesta della difesa della presunta vittima decidendo per l’imputazione coatta (nel caso i due indagati andrebbero a processo); dispone l’archiviazione oppure chiede alla Procura un approfondimento delle indagini.
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