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Milano: Riesame su urbanistica, ‘mancano gravi indizi su Scandurra e Bezziccheri’

16 Settembre 2025

Milano, 16 set. (Adnkronos) – Il Tribunale del Riesame di Milano ritiene che le evidenze probatorie, offerte dalla procura nell’inchiesta sull’urbanistica e fatte proprie dal giudice per le indagini preliminari Mattia Fiorentini, nei confronti del costruttore Andrea Bezziccheri e di Alessandro Scandurra architetto ed ex componente della Commissione per il paesaggio del Comune di Milano, “non raggiungano la necessaria soglia di gravità indiziaria idonea a sorreggere l’applicazione della misura cautelare”. E’ quanto si legge nelle motivazioni che hanno portato, lo scorso 12 agosto, alla scarcerazione dei due indagati.

Per il Riesame “non sussiste alcuna sequenza temporale” tra la nomina in Commissione per il Paesaggio di Scandurra e l’assegnazione degli incarichi da parte di Bezziccheri, “atteso che gli affidamenti erano avvenuti ben due anni dopo la nomina, erano determinati dalle grandi capacità dell’architetto e così anche le elargizioni economiche trovavano giustificazione lecita nell’opera prestata dal professionista”. Quanto al presunto dovere di astenersi di Scandurra “era costantemente interpretato, dai commissari come dagli Uffici Comunali, nel senso di riscontrare il menzionato dovere di astensione solo a fronte di progetti di cui il membro fosse autore o coautore”. Solo a partire dal 29 maggio 2023 c’è stato un cambio di rotta.

“Se dunque fino a quella data non poteva sostenersi che il diretto interessato Scandurra fosse consapevole di dover osservare obblighi più ampi di quelli allora previsti dal Regolamento edilizio, a maggior ragione non poteva pretendersi in capo a Bezziccheri, soggetto esterno alle dinamiche interne all’amministrazione comunale, la consapevolezza di apportare qualsivoglia contributo alla condotta del Pubblico ufficiale, da lui non stimolata né remunerata” si legge nel provvedimento. Nel caso di specie, “in difetto della prova del pactum sceleris sarebbe piuttosto ipotizzabile l’applicazione della fattispecie di abuso di ufficio, con riferimento alla condotta del pubblico ufficiale” ma il reato è stato abrogato. “In ogni caso, difetta in capo a Scandurra, e a maggior ragione per Bezziccheri, l’elemento soggettivo del reato”.

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