Milano: vertici Tribunale, ‘criteri trasparenti per gip, su urbanistica riunioni da norma’
Milano, 16 dic. (Adnkronos) – La presidente della sezione Gip di Milano Ezia Maccora e il presidente del Tribunale di Milano difendono i criteri “trasparenti” che regolano l’attività dei giudici e rispondono agli articoli di stampa del Foglio e del Dubbio. In particolare il primo quotidiano sostiene che la presidente Maccora, in seguito alla decisione di una gip di non convalidare il sequestro di un cantiere, nell’ambito dell’inchiesta sull’urbanistica, ha convocato una riunione a gennaio affinché non ci siano “orientamenti diversi” da quelli della procura. L’intervento, con una nota stampa, è per ribadire i “criteri trasparenti che regolano l’attività della sezione” e per “riaffermare la cultura della terzietà dei giudici” attraverso i meccanismi organizzativi adottati dal Tribunale di Milano che rispetta “in modo assoluto il principio costituzionale del giudice naturale precostituito per legge”.
L’assegnazione dei fascicoli avviene attraverso un programma informatico (Aspen) che garantisce “criteri predeterminati e oggettivi” nell’individuazione del giudice, una volta assegnato il procedimento, le richieste successive nell’ambito dello stesso procedimento saranno di sua competenza “per salvaguardare la conoscenza complessiva degli atti ed evitare che il giudice ‘non gradito’ sia estromesso attraverso meccanismi di separazioni o riunioni del procedimento”. Si tratta di criteri approvati “all’unanimità”, prima dal Consiglio giudiziario di Milano e successivamente dal Consiglio superiore della magistratura. Organi entrambi a composizione mista con la presenza di laici e togati. Una norma dell’ordinamento giudiziario (articolo 47 quater) prevede invece che siano tenute riunioni mensili dell’ufficio su temi normativi, giurisprudenziali e organizzativi, si ricorda nella nota a firma Maccora e Roia.
In presenza, di un fenomeno complesso come quello urbanistico, per la stratificazione delle norme, che ha visto “più decisioni dell’Ufficio sia nella fase delle indagini e dell’udienza preliminare, con conferme delle decisioni cautelari da parte del Tribunale del Riesame e della Corte di Cassazione”, la Sezione – nelle prossime riunioni convocate in base alle norme – “affronterà i nodi tecnici che la materia in astratto presenta, per pervenire, laddove possibile, a linee interpretative univoche sulle questioni di diritto”. A tal fine i magistrati che si sono già occupati della materia introdurranno la discussione e il confronto tra tutti i giudici con delle brevi relazioni. Una modalità “di confronto e studio da sempre seguita a Milano su molteplici argomenti”: dalle novità introdotte alla riforma ‘Cartabia’ alle modifiche introdotte in materia cautelare e sul Codice rosso.
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