Mo: Abdullah di Giordania all’Onu, ‘nei palazzi la teoria, a Gaza la sofferenza’
Washington, 23 set. (Adnkronos) – Il re di Giordania Abdullah II si è scagliato contro Israele nel suo discorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, dedicando quasi tutto il tempo a disposizione alla questione del conflitto israelo-palestinese. La guerra di Gaza è “uno dei momenti più bui nella storia di questa istituzione”, ha detto, “Per quanto tempo ci accontenteremo di una condanna dopo l’altra senza azioni concrete? Quando si tratta del conflitto palestinese-israeliano, sembra che ciò che si svolge nei palazzi del potere sia teoria, le lotte e le sofferenze sul campo sono realtà”.
Abdullah ha aggiunto che gli accordi provvisori tra Israele e l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina “sono serviti da diversivo mentre Israele si appropriava di più terra, espandeva insediamenti illegali, demoliva case e sfollava interi quartieri. I luoghi santi musulmani e cristiani a Gerusalemme sono stati vandalizzati e profanati da persone sotto la protezione del governo. E in tutti questi anni, anche le famiglie israeliane non hanno potuto vivere in vera sicurezza perché l’azione militare non può garantire loro la sicurezza di cui hanno bisogno. In nessun luogo questo è più evidente che a Gaza”.
“Oltre 60.000 palestinesi uccisi, 50.000 bambini feriti o uccisi, chilometri di macerie bruciate. Quartieri, ospedali, scuole, fattorie, persino moschee e chiese in rovina, fame diffusa. E quello che stiamo vedendo è solo un assaggio perché mai nella nostra storia moderna le lenti dei media internazionali sono state ostacolate in questo modo nel catturare la realtà sul campo”, ha detto ancora, riferendosi al bilancio non verificato della guerra fornito dal Ministero della Salute guidato da Hamas, che non fa distinzione tra civili e combattenti.
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche