Mo: Anp, ‘mozione Knesset su annessione Cisgiordania è dichiarazione guerra’
Ramallah, 24 lug. (Adnkronos/Dpa/Europa Press) – Il governo palestinese ha condannato la mozione non vincolante approvata dal parlamento israeliano che chiede l’annessione della Cisgiordania, sottolineando che si tratta di “una nuova dichiarazione di guerra contro il popolo palestinese” e di una minaccia alla fattibilità della soluzione a due Stati, sostenuta dalla comunità internazionale”. In una dichiarazione su X, il ministero degli Esteri palestinese ha aggiunto che la richiesta è “un’ulteriore manifestazione dei crimini di genocidio, espulsione e annessione, volti a liquidare la causa palestinese e a minare il consenso internazionale sull’imperativo strategico di istituire uno Stato palestinese, con Gerusalemme Est come capitale”.
L’Autorità palestinese ha inoltre osservato che “la decisione è colonialista e razzista” e rappresenta “un riconoscimento ufficiale da parte di Israele degli obiettivi dei suoi crimini di genocidio e del consolidamento della separazione tra la Cisgiordania e la Striscia di Gaza”, obiettivo di un’offensiva militare in seguito agli attacchi del 7 ottobre 2023, che hanno già causato oltre 59.200 vittime. “Questa è un’ulteriore prova dell’inutilità di continui appelli e richieste internazionali contro lo Stato occupante e della superficialità di aspettare un’opportunità per farlo ritirare dai suoi piani coloniali espansionistici”, ha sostenuto l’Anp, sottolineando che il “consenso internazionale” deve essere “accompagnato da sanzioni internazionali e misure deterrenti” per “costringere” Israele a “porre fine a tutti i suoi crimini” contro i palestinesi e “riconoscere i loro giusti e legittimi diritti nazionali”.
Il voto della Knesset è stato condannato anche dal ministero degli Esteri giordano, che su X lo ha definito una “flagrante violazione del diritto internazionale” e un “duro colpo alla soluzione dei due Stati”, prima di sottolineare che Israele “non ha alcuna sovranità” sui Territori palestinesi occupati. Il portavoce del ministero, Sufian Quda, ha ribadito il rifiuto di Amman di “qualsiasi tentativo da parte di Israele di imporre il proprio controllo sulla Cisgiordania” e, mettendo in guardia contro il proseguimento di queste “politiche unilaterali”, ha ricordato che la Corte internazionale di giustizia ha emesso un parere in cui “ha confermato l’illegalità dell’occupazione israeliana, compresa la costruzione di insediamenti e l’annessione di territori in Cisgiordania”.
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