Mo: Delrio (Pd), ‘7 ottobre giorno di lutto, per la pace aprire gli occhi su ogni dolore’
Roma, 7 ott.-(Adnkronos) – “Oggi ci stringiamo forte alle famiglie degli ostaggi e alle vittime del 7 ottobre, e ci uniamo al lutto del popolo di Israele. Nel giorno di festa di Sukkot che ricorda il viaggio degli ebrei schiavi dall’Egitto verso Israele, verso la libertà, pronunciamo commossi i nomi degli ostaggi da Martina Adar a Nadar Zangauker perché vengano restituiti al più presto alle loro famiglie, alla loro comunità. Facciamo fatica a comprendere che il 7 ottobre per il popolo di Israele e per tutti gli ebrei non è stato un atto terroristico fra i tanti subiti. È stata la fine del sogno di una patria, cioè di un luogo ove ogni ebreo del mondo potesse vivere sicuro, un ritorno ai fantasmi della Shoah. Come dopo l’11 settembre 2001 per l’America, per l’Occidente e non solo, la storia ha voltato pagina così per Israele tutto non è più come prima”. Così il senatore del Pd Graziano Delrio.
“I problemi di convivenza e di riconoscimento tra i due popoli erano forti anche prima, ma dopo il 7 ottobre è tornata la guerra con i suoi orrori, il fallimento dell’umanità e della politica. Oggi quindi è un giorno di lutto ma anche di speranza per la pace. Non è un giorno per le analisi storiche e le proposte politiche. E’ un giorno in cui bisognerebbe solo comprendere la sofferenza delle madri e dei padri del 7 ottobre e unirsi alla loro speranza di pace. Non abbiamo bisogno di misurare quale popolo soffra di più. Non dobbiamo scegliere quale dolore abbracciare. Ce ne sono moltissimi per ogni giorno dell’anno. Sappiamo che i giorni del dolore si sono moltiplicati per il popolo palestinese e ogni giorno possiamo fare di più perché finiscano. Ma per costruire la pace bisogna aprire gli occhi tutti i giorni su ogni dolore, su ogni lutto. Che l’odio e la guerra provocano. Non le madri e i padri di un altro popolo”, conclude.
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche