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Mo: opposizioni chiedono Crosetto in aula, seduta sospesa al Senato

24 Settembre 2025

Roma, 24 set.-(Adnkronos) – Prima dell’ordine del giorno previsto a palazzo Madama, il presidente del Senato Ignazio La Russa ha accolto la “richiesta di alcuni capigruppo di intervenire in aula sui fatti avvenuti questa notte” alla Global Sumud Flotilla. “Dopo che una imbarcazione italiana, con anche a bordo il nostro collega Marco Croatti, è stata attaccata da droni israeliani, chiediamo che venga sospesa l’aula per un’ora per consentire al nostro gruppo di riunirsi con Marco e che il ministro Crosetto venga a riferire”, ha infatti chiesto il capogruppo M5s, Stefano Patuanelli, il primo a prendere parola. “Perché attaccando una barca battente bandiera italiana si attacca l’Italia e la questione diventa d’interesse per la difesa nazionale”. Richiesta che, al termine degli interventi, sarà accolta dal presidente La Russa, che ha accordato la sospensione di un’ora della seduta e annunciato la presenza in aula del ministro Crosetto domani mattina.

“Noi crediamo che quello che è accaduto questa notte imponga un intervento immediato del governo. La Global Sumud Flotilla è una missione umanitaria con soli civili, con a bordo medicine e generi alimentari che a Gaza non si trovano più. Questa notte sono state attaccate quelle barche oltre che con bombe sonore che hanno danneggiato alcune imbarcazioni, anche con spray urticante come se a bordo ci fossero dei delinquenti. Noi ci saremmo aspettati la convocazione immediata dell’ambasciatore di Israele da parte del nostro governo già questa mattina, chiediamo che il ministro Crosetto venga in aula a riferire sulle condizioni di tutte le barche della Flotilla e delle persone ci che sono a bordo”, ha detto Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd, facendo seguito alla richiesta di Patuanelli. “Basta parole e dichiarazioni generiche: il governo italiano riferisca in aula su quanto avvenuto stanotte, agisca concretamente per proteggere la Global Flotilla e dica se riconosce o no lo Stato di Palestina. Non si può giocare sulla pelle di un popolo”.

“Mi pare evidente che non è più una data consona alla situazione di emergenza che si sta verificando – ha sottolineato Raffaella Paita, capogruppo di Italia viva, nel suo intervento -. Ora c’è un’urgenza di avere un quadro della situazione e capire cosa sta accadendo, affinché Israele risponda”. Ha poi preso la parola il capogruppo di Alleanza verdi e sinistra, Peppe De Cristofaro: “Non ci sono le condizioni per continuare a far sì che l’aula del Senato lavori come se non stesse accadendo nulla. Non ci sono le condizioni. Mi pare evidente che dobbiamo fermare subito questa seduta in attesa che i ministri vengano in aula. Colpire una barca che batte bandiera italiana, è una sorta di dichiarazione di guerra. Attaccare una barca con bandiera italiana è come attaccare Roma, è come attaccare una nostra città, è territorio italiano, una barca che batte bandiera italiana è territorio nazionale. Noi vogliamo sentire dal governo parole chiare, basta con le buffonate. Siamo l’unico Paese al mondo che si mette a dare condizioni per il riconoscimento dello Stato Palestinese. Una cosa gravissima”.

“Nessuno sottovaluta la portata dei fatti, che anche noi ignoriamo nei dettagli, e ci auguriamo, comunque gravi, senza conseguenze di pericolo per nessuno e per un’iniziativa politica che va verso zone e acque funestate da eventi drammatici e che quindi chi fa una sfida politica”, di cui comprendo bene il senso, “sa benissimo in quali contesti si propone”. E’ il turno di Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato, il primo della maggioranza a prendere la parola. “Condividiamo la richiesta che il governo possa riferire quello che sa, tenendo conto che la seduta del 2 ottobre, che è cosa diversa rispetto richiesta informazioni urgenti, è stata fissata dal ministro degli Esteri all’indomani delle riunioni dell’Onu che sono in corso. Noi siamo per il riconoscimento dei palestinesi non per il riconoscimento di Hamas – ha concluso -, è giusto che il governo venga per evitare strumentalizzazioni anche fuori da queste aule, intanto il Parlamento lavora perché la democrazia non si fa intimidire”. “Inutile alzare i toni. C’è una richiesta legittima, i ministri della Difesa e degli Esteri sono all’estero, rientrerà Crosetto che verrà domani in Aula”, ha precisato poi La Russa.

“Inutile alzare i toni anche addossando già colpe, noi non sappiamo ancora di chi fossero i droni. Pericoloso che il Parlamento affibbi l’attacco. Non c’è nessuna delegazione italiana, ci sono presenze a titolo personale”, ha sottolineato invece Claudio Borghi per la Lega interrotto sia Filippo Sensi del Pd – “Sono delegati dal popolo”, ha detto -, sia da Alessandra Maiorino, del Movimento 5 stelle. Dai banchi della maggioranza anche Michaela Biancofiore, di Noi moderati, ha preso la parola: “Non capisco perché un fatto così grave debba essere strumentalizzato con un’aggressività dell’opposizione che non trova giustificazione, cosa centra il governo italiano con l’attacco di questa notte. Che lo vogliate strumentalizzare per motivi politici perché pensate che il popolo italiano sia dalla parte della Flotilla e magari anche dei facinorosi che hanno messo a ferro e fuoco mezza Italia lascia esterrefatti. Che ne sappiamo noi chi ha mandato quei droni stanotte? Avete visto il timbro di Israele sui droni? Portate le prove”. Chi è salito su quelle barche “non voglio dire che se l’è andata a cercare, ma sapeva di mettersi a rischio”, ha concluso.

A chiudere il giro di interventi il capogruppo di Fratelli d’Italia, Lucio Malan: “In un momento così teso, negli scorsi giorni su queste tematiche ci sono stati 60 agenti feriti negli scontri, sarebbe bene avere il senso della misura per evitare di suscitare ulteriore allarme e tensione. Il governo ha lavorato per la sicurezza degli italiani che hanno deciso di imbarcarsi, trovo strano che l’onorevole Arturo Scotto del Pd che è lì” possa dire che “leggiamo dalle agenzie, ‘non sono droni che partono da Israele’, e qui invece ci sia certezza assoluta sulla provenienza di questi droni. Ci riconosciamo nelle parole del presidente La Russa nel favorire una comunicazione tempestiva del governo” ma non è il caso di “evocare altre guerre sulla base di notizie tutte da accertare”.

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