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Mo: Orsini (FI), ‘politica estera dovrebbe essere terreno unità su valori fondanti democrazia’

2 Ottobre 2025

Roma, 2 ott.-(Adnkronos) – “Abbiamo seguito anche in queste ore, con angoscia ma anche con speranza, l’evoluzione di quanto sta avvenendo in Medio Oriente. Il popolo di Gaza è un popolo martoriato, ma con chiarezza va detto: la responsabilità è di Hamas, non di Israele. Questa guerra nasce dal 7 ottobre di due anni fa, quando Hamas si rese responsabile di un orrendo attentato, compiuto deliberatamente contro innocenti: donne, bambini, anziani. Israele non si è fermato, non ha potuto o non ha voluto limitare i lutti tra i civili, ma va riconosciuto che non si è trattato né di genocidio né di pulizia etnica. La guerra di Israele era giusta e legittima: uno Stato ha il diritto di difendersi, ma il prezzo è stato sproporzionato e sanguinoso, pagato da troppi innocenti”. Così Andrea Orsini, capogruppo di Forza Italia, intervenendo nell’Aula della Camera in sede di dichiarazione di voto dopo le comunicazioni del ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

“La politica estera, soprattutto su temi tanto delicati, non dovrebbe essere occasione di divisione, dovrebbe essere invece il terreno dell’unità nazionale intorno ai valori fondanti della nostra democrazia. Lo ha dimostrato – prosegue – mille volte il presidente Berlusconi, che anche stando all’opposizione sostenne i governi di centrosinistra nei momenti più delicati. Sarebbe dunque amaro constatare che oggi la sinistra non voglia convergere su una risoluzione unitaria a sostegno del piano di pace americano: un piano realistico, accettato da Israele, dall’Autorità palestinese, dai Paesi arabi e dall’Europa. Questa è la prima vera speranza di pace, la possibilità concreta di porre fine al dramma del popolo di Gaza e di Israele. Spero ancora in un voto favorevole di tutta l’Aula, se così non fosse, significherebbe che per l’opposizione prevale la logica delle divisioni interne, più che l’interesse per la pace”. “In questo quadro, spicca il senso di responsabilità con cui il governo italiano ha lavorato e continua a lavorare. Non con gesti simbolici o piazze infuocate, ma con azioni concrete”.

“Noi crediamo che un Medio Oriente diverso sia possibile: Israele e uno Stato palestinese libero possono convivere, riconoscersi e cooperare. Perché ciò avvenga, Hamas deve farsi da parte e i palestinesi devono avere un’autorità rinnovata e legittimata. Solo allora potrà realizzarsi il riconoscimento internazionale dello Stato palestinese: un atto che deve essere concreto, non propagandistico”. “Con il pretesto della critica al governo israeliano, sono state sdoganate parole e atti persecutori contro gli ebrei. Non si tratta più solo di parole, ma di discriminazioni e violenze. A questo dobbiamo opporci con fermezza: permettere la persecuzione degli ebrei significa rinnegare la nostra civiltà. Gridare ‘dal fiume al mare’ non è dissenso politico, è odio razziale”. “Il gruppo di Forza Italia applaude all’operato responsabile del governo e del Ministro Tajani. Voteremo con convinzione la mozione di maggioranza, e avremmo voluto una mozione unitaria per la pace in Medio Oriente. Come diceva Silvio Berlusconi, la pace nella giustizia, nella sicurezza e nella libertà è la più alta missione della politica”, conclude.

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