**Mo: Pd-Avs-M5S a lavoro su risoluzione unitaria, ipotesi due testi maggioranza’**
Roma, 1 ott. (Adnkronos) – Alla vigilia delle comunicazioni in Parlamento su Gaza del ministro Antonio Tajani, l’atteggiamento in aula delle forze politiche è ancora in via di definizione. Sono diversi i piani che si intersecano. C’è la questione del riconoscimento ‘condizionato’ della Palestina, proposta avanzata nei giorni scorsi dalla premier Giorgia Meloni, già respinta dalle opposizioni. C’è la questione della Global Sumud Flotilla che si sta avvicinando di ora in ora a Gaza. Non si sa cosa potrebbe accadere nelle prossime ore. E restano forti le tensioni tra maggioranza e opposizione sulla missione. Anche oggi Meloni è tornata a definire “irresponsabili” gli attivisti che insistono “mentre c’è un negoziato di pace. Forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità”.
Ecco l’altro punto. Il negoziato di pace, il piano Trump su cui la premier ha chiesto un voto “compatto” in Parlamento. Su quest’ultimo punto, a differenza degli altri, le distanze potrebbero essere meno marcate. I riformisti Pd già da ieri si sono espressi a favore del piano: “Può essere un passaggio verso la pace”, ha detto Lorenzo Guerini. Una strada possibile potrebbe essere quella dell’astensione. “Di certo, non ci sarà un voto a favore. Astenerci? Valutiamo, vediamo che succede”, dice un dirigente di Avs. “In quel piano mancano tante cose, ma è un primo passo avanti verso la tregua”, si osserva tra i parlamentari di Alleanza Verdi e Sinistra. “Vediamo cosa scrive la maggioranza nella sua risoluzione”, si fa sapere dai 5 Stelle. Intanto per tentare una via bipartisan, Azione farà una sua risoluzione in cui ci sarà un unico punto: il sostegno al piano Trump. “Così si può unire il Parlamento. Pd, M5S e Avs votano contro un piano che è stato approvato dall’Ue, da Sanchez, dall’Anp? Mi sembra improbabile”, la tesi di un dirigente di Azione.
Pd, M5s e Avs intanto stanno loro lavorando a una loro risoluzione comune che spazierà dal riconoscimento della Palestina alla Flotilla. “E’ in corso un lavoro per armonizzare le diverse sensibilità e arrivare a una posizione politica unitaria”, si spiega. Anche la maggioranza è alle prese con la propria risoluzione. Tuttavia, non si esclude -sebbene improbabile- che alla fine le risoluzioni di maggioranza possano essere due. Una articolata sul riconoscimento della Palestina con le due condizioni poste da Meloni ( il rilascio degli ostaggi e l’esclusione di Hamas da qualsiasi futuro governo palestinese) con un passaggio anche sulla Flotilla. Un’altra ‘secca’ sul piano Trump. Così da mettere le opposizioni davanti alla necessità di una presa di posizione. C’è tempo, comunque. Le risoluzioni vanno presentate domani mattina, dopo le comunicazioni di Tajani previste alle 9 e 30 a Montecitorio. C’è tutta una notte, ed in mezzo quello che potrebbe accadere alla Flotilla.
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