Mo: scontri corteo Milano, pm a gip ‘carcere per chi ha ferito agente, è pericoloso’
Milano, 23 set. (Adnkronos) – Dovrà comparire davanti al giudice per le indagini preliminari – l’udienza non è stata ancora fissata -, il 36enne che è stato arrestato ieri per resistenza e lesioni aggravate durante gli scontri che sono avvenuti davanti alla stazione Centrale di Milano. Per lui il pm Elio Ramondini ha chiesto il carcere per i “gravi indizi”. Il manifestante – che non appartiene a nessun gruppo organizzato ed è già noto alle forze dell’ordine – avrebbe sfondato il cordone di contenimento e una volta bloccato da un agente della polizia “in quanto intento a correre sulle scale” – per andare verso l’interno della stazione – “scalciava e si divincolava con violenza provocando anche la caduta di entrambi”. La prognosi per il poliziotto della Polfer, il quale ha riportato una contusione alla mano destra e alcuni lividi, è di cinque giorni.
Per la Procura vi è il “concreto pericolo, per specifiche modalità e circostanze del fatto e per la personalità di chi è sottoposto ad indagini, che chi è stato arrestato, se rimesso in libertà, commetta altri gravi” episodi analoghi. Le modalità e le circostanze dei fatti “denotano una marcata pericolosità sociale” di chi è stato arrestato: “la spregiudicatezza dimostrata dall’uomo testimonia uno spiccato profilo criminale, tanto più pericoloso in quanto l’indagato non ha esitato a sfondare il cordone di contenimento predisposto da numerosi operanti, ed ha persistito nell’azione violenta pur di perseguire il proprio fine e non abbandonare il proposito collettivo criminoso: il raggiungimento dei binari della stazione ferroviaria”.
Per il pm, la colluttazione e aver sfondato i blocchi delle forze dell’ordine “denotano una evidente impermeabilità dell’uomo e dei suoi sodali ai moniti dell’autorità, che, al contrario, gran parte dei manifestanti hanno osservato”. Il 36enne – detenuto nel carcere di San Vittore – deve rispondere di resistenza e lesioni aggravate in base al nuovo ‘decreto sicurezza’ che aumenta la pena per chi commette violenza o minaccia contro un agente di polizia.
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