Mo: Tajani, ‘preoccupati anche per nostri militari dell’Unifil’
Roma, 18 giu. (Adnkronos) – “Seguiamo con preoccupazione gli avvenimenti fra Israele e Libano. Stiamo sostenendo l’iniziativa americana, ma non è facile, la situazione è di grande tensione”. Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, in un’audizione davanti alle commissioni Esteri di Camera e Senato a Palazzo Madama. “La situazione non sta affatto migliorando – ha aggiunto – siamo preoccupati anche per la situazione dei nostri militari dell’Unifil e il ministro Crosetto ovviamente in più di un’occasione, anche molto recentemente, ha sollecitato i vertici delle Nazioni Unite per avere garanzie per i nostri militari, che sono oltre mille. Ricordo che la scorsa settimana è morto un soldato italo-israeliano, non era combattente, era un professore, indossava l’uniforme, era militare, ma non era un militare combattente”.
“Abbiamo cercato anche di sostenere l’esercito regolare libanese – ha detto ancora Tajani – C’è un’altra missione militare italiana bilaterale che si preoccupa della formazione militare dell’esercito libanese, per far sì che ci sia sempre più una presenza statuale. Purtroppo, conoscete meglio di me la situazione in Libano, c’è un impasse che non porta alla elezione del presidente della Repubblica, neanche della guida della Banca Centrale, quindi la situazione di instabilità del Libano non agevola la situazione”.
“Non si può pretendere, se la comunità mondiale non riesce a risolvere i problemi, che lo faccia l’Italia – ha dichiarato Tajani – Si può anche chiedere, ma per i miracoli ancora non siamo attrezzati, perché se non ci riescono Stati Uniti, Cina e Russia, Nazioni Unite e neanche il Papa, non possiamo farlo noi. Noi possiamo soltanto essere protagonisti di azioni di pace e sostenitori di programmi e progetti per aiutare la popolazione civile per quanto di nostra competenza”.
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