Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Moda: Pd presenta proposte, Orlando ‘governo ha abbandonato settore strategico’

11 Giugno 2025

Roma, 11 giu. (Adnkronos) – “In 25 mesi quello della moda, del tessile e degli accessori è stato uno dei settori che ha determinato con più forza la caduta della produzione industriale”. Lo dice Andrea Orlando presentando alla Camera le proposte Pd per il settore con la vicepresidente del gruppo dem, Simona Bonafè e il vicepresidente della commissione attività produttive, Vinicio Peluffo. La cause che hanno determinato le difficoltà del comparto sono molteplici secondo i dem. Innanzitutto “mancate scelte” da parte del governo. E poi “gli strascichi della vicenda Covid che sostanzialmente ha alterato una dinamica delle vendite e un rallentamento del settore”. Ed inoltre “una maggiore facilità in questo settore, rispetto ad altri, che una recessione determini una desertificazione legata alla dimensione delle imprese e una irrimediabile perdita di capacità di fare”, osserva Orlando.

Di qui le proposte Pd. “Noi chiediamo strumenti di carattere straordinario a partire dagli ammortizzatori sociali affinché questa capacità produttiva non si disperda”. Anche per l’acquisizione sempre più frequente “di marchi da parte di soggetti stranieri. Da un governo sovranista -sottolinea Orlando- ci aspetteremmo la capacità di difendere un elemento fortemente identitario della nostra produzione”. Che invece, dati alla mano, è “in profonda crisi” dice Bonafè. “I dati della produzione industriale di oggi dimostrano come il settore della moda insieme a quello dell’automotive siano ancora oggi in profonda crisi. Ricordiamo che il settore della moda e di tutta la filiera del tessile riguarda 80 mila realtà, piccole e micro imprese con 600 mila lavoratori”.

“Servono misure urgenti -prosegue Bonafè- non c’è più tempo di aspettare perché rischiamo di perdere una grandissima eccellenza. Per questo abbiamo deciso come Partito democratico di mettere in campo le nostre proposte per le imprese, per salvare il settore del Made in Italy importantissimo anche per l’export. In questi mesi il Partito Democratico ha già fatto un lungo lavoro per cercare di salvare il comparto industriale tessile e ci saremmo aspettati una maggiore attenzione da parte del Governo. Oggi noi chiediamo innanzitutto che il governo metta in moto una vera e propria politica industriale per questo settore, seria, rivolta al futuro e che affronti le transizioni ecologica e digitale in maniera adeguata”.

“Servono politiche per creare le condizioni della crescita anche delle piccole realtà industriali e artigianali. Occorre rivedere anche gli strumenti di incentivazione all’innovazione, una revisione degli strumenti a sostegno del Made in italy, politiche di contrasto a concorrenza sleale e illegalità e la tracciabilità di questa filiera. Chiediamo che venga salvaguardata la continuità lavorativa, con la cassa integrazione in deroga per tutto il 2025, riformando lo stesso strumento in modo che possa andare incontro anche alle realtà lavorative più piccole. Noi non molliamo perché questo settore merita una grande attenzione che il Governo non dà. E con il colpo dei dazi questo settore rischia di chiudere i battenti per sempre”.

Aggiunge Peluffo: “Quello della moda e del tessile è un comparto strategico del made in italy e l’ossatura dell’export italiano. Noi del Partito Democratico abbiamo messo in campo una serie di proposte perché il governo è assente su più punti importanti. innanzitutto, per quel che riguarda i costi dell’energia. Le piccole e micro imprese, e non soltanto nel settore moda e tessile, sono quelle che non hanno avuto strumenti di sostegno rispetto all’aumento del costo dell’energia. Non ci sono stati da parte del Governo interventi strutturali sul meccanismo di formazione del prezzo dell’energia elettrica. E questo ha danneggiato molto tutte quelle Pmi soprattutto artigiane”.

“I dazi creano molta instabilità e il governo non è attrezzato ad affrontarli. C’è poi tutto il tema di accompagnamento di questo settore nella transizione ecologica e digitale. Il programma del Governo “transizione 5.0” non sta funzionando e non ha funzionato finora. Anche i dati sulla produzione industriale di oggi che riguardano il settore moda dimostrano che la produzione è in calo e il settore in profonda crisi. Occorre intervenire con proposte strutturali e chiediamo da parte del Governo più attenzione”.

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

12 Giugno 2025
Milano, 12 giu. (Adnkronos) – Non un esposto, ma una denuncia per diffamazione. E’ quanto ha presen…
12 Giugno 2025
Roma, 12 giu. (Adnkronos) – “Auguriamo buon lavoro a Luigi Sbarra, che entra a far parte del govern…
12 Giugno 2025
Roma, 12 giu. (Adnkronos) – Il Pd ha una sua proposta organica di riforma della cittadinanza, ma è…
12 Giugno 2025
Milano, 12 giu. (Adnkronos) – È stata presentata oggi da Filippo Agazzi, Amministratore Delegato d…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI

    Exit mobile version