Mostre: a Brescia ‘Persia Felix’, viaggio tra oggetti e tappeti della collezione Zaleski
Milano, 6 mar.(Adnkronos) – Un viaggio nell’impero persiano tra il 1500 e il 1700 per raccontare le città, le antiche dimore, i giardini, l’eleganza e la cultura attraverso tappeti della Collezione Zaleski e oggetti tra miniature e metalli. E’ la mostra ‘Persia Felix – Tappeti, metalli e miniature dalle antiche città’, in programma al Mita di Brescia fino al 14 luglio 2024.
L’esposizione propone una Persia felice, colta ed elegantissima, che ci testimonia la sua grande tradizione e la varietà delle sue espressioni. Circa 40 manufatti, tra tappeti dalla collezione di Fondazione Tassara, insieme ad alcuni prestiti dalle collezioni di Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica (Genova) e The NUR Islamic Metalworks Collection (Milano), consentono di avere un panorama della cultura sviluppata nelle città fiorite durante l’impero safavide, in particolare tra il 1501 e il 1736, una sorta di Rinascimento persiano, grazie alla liberalità e all’apertura intellettuale dell’epoca, in grado di far crescere la società e di sviluppare le arti nella zona che oggi viene fatta coincidere con l’Iran.
I tappeti in mostra, originariamente realizzati per ornare palazzi e dimore di alto rango, sono arrivati in Europa soprattutto attraverso le esportazioni ottocentesche. Creazioni immaginifiche sul tema del giardino, in cui intrecci di tessuto diventano rami, sentieri, stagni e ruscelli abitati da un bestiario tra fantasia e documentario. Orsi e giaguari, cani e cavalli, daini e arieti animano anche le pagine miniate e calligrafate esposte, che testimoniano la millenaria tradizione letteraria della Persia, ricca di scrittori, filosofi, matematici, scienziati e poeti, i cui versi scandiscono l’allestimento e definiscono il percorso museale.
Dalla capitale Isfahan, dalla quale provengono spettacolari tappeti fioriti a giardino, andiamo a Heritz con i suoi tappeti invece geometrici e in seta, oppure ci spostiamo a Kirman che sviluppa una decorazione vegetale più essenziale e rarefatta di nobilissima indole, e raggiungiamo Tabriz a nord con il suo gusto più schematico e geometrico che si avvicina a quello del Caucaso . E non mancano alcuni tappeti più moderni che risalgono alla fine dell’Ottocento o inizio Novecento, con trionfi naturalistici di gusto quasi Art Nouveau, che sembrano grandi voliere multicolori con centinaia di curiose presenze zoomorfe.
Il percorso si completa grazie ad alcuni rari oggetti in metallo che permettono di avere uno scorcio sulle attività quotidiane del periodo, spesso con funzioni legate al tema centrale dell’acqua: alcune brocche e un bacile dalle decorazioni fittissime e fluenti, a ghirigori e arabeschi, fino alle forme zoomorfe di una lampada a olio che si trasforma in una lepre dalle orecchie aguzze e di una maniglia in fattezze leonine con l’obiettivo di scoraggiare gli ospiti non graditi.
‘Persia Felix – Tappeti, Metalli e Miniature dalle antiche città’ è parte della programmazione di mostre di Mita, con l’obiettivo di esporre a rotazione il patrimonio di Fondazione Tassara, costituito da Romain Zaleski e di cui è parte la collezione di tappeti antichi considerata tra le private la più completa esistente al mondo, con oltre 1.300 capolavori provenienti da Asia, Europa, Africa.
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