Nato: Fontana, ‘organismo fondamentale per sicurezza e democrazia’
Roma, 11 nov. (Adnkronos) – “75 anni fa, la scelta euro-atlantica fu un’intuizione che unì le forze politiche allora al governo. Fu intrapresa nella ferma consapevolezza di saldare la giovane democrazia italiana ai valori dell’Occidente liberale. Non ancora ammessa alle Nazioni Unite in quanto potenza sconfitta nella Seconda guerra mondiale, l’Italia entrò come paese fondatore sia nella Nato sia nel Consiglio d’Europa. Le relazioni transatlantiche hanno accompagnato il processo dell’integrazione europea”. Così il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, alla cerimonia per il 75° anniversario del Consiglio d’Europa e della Nato a Montecitorio.
“All’indomani del crollo del muro di Berlino, le Organizzazioni internazionali dell’Europa occidentale hanno saputo accogliere i Paesi dell’Europa orientale e ne hanno sostenuto la transizione verso la democrazia. In quella fase dove l’Europa tornava a respirare con due polmoni, secondo l’efficace metafora espressa da San Giovanni Paolo II, il Consiglio d’Europa e la Nato sono stati particolarmente attivi proprio nella promozione della democrazia nei Paesi ex-comunisti. La loro esperienza è stata caratterizzata fin dall’inizio dalla ricerca della legittimazione democratica attraverso l’istituzione di un’Assemblea parlamentare”.
“È questa la ragione principale del fatto che la cerimonia odierna si tiene presso la Camera dei deputati, d’intesa con il Senato della Repubblica. Il valore aggiunto delle due assemblee parlamentari risiede nella rappresentanza congiunta al loro interno, sia delle maggioranze sia delle opposizioni parlamentari, integrando in questo modo la sfera intergovernativa. È questo il tratto distintivo della diplomazia parlamentare”.
“Entrambi i rami del Parlamento italiano hanno pertanto sempre considerato prioritario il loro rapporto con le due Assemblee. Lo hanno fatto inviando qualificate delegazioni, ospitando riunioni istituzionali e assumendosi rilevanti responsabilità al loro interno, inclusa la presidenza delle Assemblee stesse. Il Consiglio d’Europa e la Nato continuano dunque a essere organismi di fondamentale importanza per la sicurezza e la democrazia. 75 anni dopo, ci ritroviamo oggi a rinnovare un impegno condiviso”.
“Lavorare senza sosta per costruire ponti di dialogo e di cooperazione, per fare in modo che i valori della libertà, della democrazia e della pace possano accompagnare il cammino dei nostri figli e delle prossime generazioni. Come ho avuto modo di dire recentemente anche all’Assemblea del G20 dei Parlamenti, serve che le persone di buona volontà scendano in campo per cercare di costruire ponti di dialogo per la pace. Abbiamo avuto 75 anni di pace – e di questo dobbiamo ringraziare i nostri genitori, che hanno lavorato per questo – ora noi dobbiamo fare questo per i nostri figli”.
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