Pa: Zangrillo, ‘elimineremo 200 procedure, meno burocrazia per cittadini’
Roma, 27 mar. (Adnkronos) – “Col nuovo pacchetto di semplificazioni vogliamo facilitare la vita di cittadini e imprese, facendo percepire loro la burocrazia come una opportunità e non più come ostacolo. Attraverso il confronto con enti e associazioni di categoria, il metodo che abbiamo scelto, siamo già intervenuti in settori strategici come tlc, ambiente, infrastrutture. Con l’ultimo decreto Pnrr abbiamo razionalizzato le pratiche per avviare, sospendere o chiudere le attività artigianali, riducendo drasticamente gli adempimenti previsti ed ora andiamo avanti. Semplificare le norme che disciplinano i rapporti con la Pa significa contribuire alla crescita del Paese, non possiamo fermarci”. Lo dice, intervistato dalla ‘Stampa’, il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo.
“L’obiettivo non è soltanto quello di realizzare il Pnrr, che impone di rivedere 600 procedure entro il 2026, le prime 200 entro quest’anno, ma di avere una Pa capace di erogare servizi a cittadini e imprese all’altezza delle loro aspettative. Perché non può esserci buona crescita senza buona amministrazione”, dice ancora il ministro che sul fronte assunzioni ricorda: “Stiamo facendo in modo che le nostre organizzazioni siano nelle condizioni di lavorare e bene. Per farlo c’è bisogno innanzitutto della risorsa più importante, le persone. Per questo abbiamo dato avvio ad una nuova stagione di assunzioni: nel 2023 abbiamo inserito circa 170 mila persone, una parte significativa delle quali negli enti territoriali, e prevediamo di raggiungere un numero analogo anche quest’anno e in quelli a venire. È uno sforzo enorme, ma necessario”.
Quanto alle difficoltà per ottenere il passaporto, Zangrillo dice di essere “consapevole del problema. I passaporti rilasciati lo scorso anno sono stati quasi 3 milioni, un terzo in più della media pre-pandemia e, anche i primi dati di quest’anno, resi noti dal ministro Piantedosi, che ringrazio per il lavoro svolto su questo tema, ci dicono che la situazione è migliorata. È evidente che dobbiamo insistere. In questi giorni, con il progetto Polis, sono stati rilasciati i primi passaporti dalle Poste, anche con consegna a domicilio. L’obiettivo è facilitare l’accesso ai servizi pubblici anche nei centri più piccoli e meno raggiungibili, come già previsto per i certificati anagrafici e di stato civile. Il progetto con Poste è una grande opportunità che, in fase di sperimentazione, sta già registrando effetti positivi e che una volta a regime potrà ridurre significativamente tempi di rilascio”, conclude.
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