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**Pd: agenda Schlein 2025, da sanità a industria ora ‘costruire progetto per Paese’**

28 Novembre 2024

Roma, 28 nov. (Adnkronos) – Lo “splendido risultato del Pd”, le due regioni riprese alla destra (“siamo passati da 6 a 1, a 4 a 3), le vittorie alle amministrative. Elly Schlein chiude l’anno dicendosi “orgogliosa” degli obiettivi raggiunti. Frutto anche, dice davanti alla Direzione Pd, “dello spirito unitario messo in campo dall’intero gruppo dirigente che ringrazio”. Successi non episodici ma, secondo la segretaria, “una tendenza, un rinnovato clima di fiducia e speranza nel Pd, è l’inizio di un nuovo ciclo”.

Ora ci sono mesi senza alcun appuntamento elettorale. E in Direzione, la segretaria delinea la sua agenda 2025. “Con un piede nel Paese e uno in Parlamento”. Dopo i consensi ottenuti dal Pd, “prima forza dell’opposizione e primo partito in molti luoghi”, è il momento di mettere in campo “un progetto per il Paese di alternativa alla destra”. Un progetto da costruire con le altre forze di opposizione con “spirito unitario e mai egemonico” ma anche e soprattutto nel Paese. “Dobbiamo continuare il lavoro di ricucitura che sta dando frutti”. Con una presenza capillare sui territori e sui luoghi di lavoro: quelli della sanità e dell’industria, innanzitutto. E ancora nelle aree interne. “Facciamo vedere cosa vuol dire essere il partito più radicato del Paese”, incalza.

E’ una presenza anche fisica, quella che Schlein chiede ai dem: “Chiedo a tutti i territori e iscritti di organizzarsi per incontrare gli operatori, le categorie, ascoltare i cittadini, andare nei luoghi di cura”. E lei, da parte sua, sarà domani in piazza con i sindacati a Bologna per lo sciopero generale. Da parte del governo, dice, c’è stata “sordità rispetto alle istanze della Cgil e della Uil, con il rifiuto ad ascoltare le loro ragioni e la forzatura di negare il diritto allo sciopero che è un diritto costituzionale. Piena solidarietà per gli attacchi subiti dalla maggioranza. Domani c’è un grande sciopero di cui condividiamo le ragioni e saremo al loro fianco”.

Il rapporto con il Paese, innanzitutto, è quello che Schlein intende consolidare nei prossimi mesi. E accanto a questo proseguire con la linea “testardamente unitaria”: “Stiamo seguendo con interesse e rispetto il dibattito interno” alle altre forze di opposizione, dice alludendo alla Costituente M5S. “Noi restiamo testardamente unitari ma senza rinunciare all’iniziativa del Pd, prima forza di opposizione e primo partito in molti luoghi del Paese. Nessuna tentazione egemonica, nessuna presunzione di autosufficenza ma confronto sempre partendo dal merito. Non è un auspicio per il futuro ma un metodo che abbiamo già sperimentato sui territori e in Parlamento”.

Nella relazione in Direzione, la segretaria si concentra più sull’azione del Pd che su quella del governo Meloni. Ma non manca di sottolineare lo scontro avvenuto ieri nel centrodestra: “E’ evidente che la maggioranza è allo sbando. Sono troppo impegnati a a litigare, a competere nei sondaggi e a piazzare bandierine anziché governare il Paese e i concreti bisogni degli italiani passano in secondo piano”. Poi la battagli sull’autonomia e la stoccata sul “fallimento del progetto Albania”. Quindi le questioni internazionali, in testa il cessate il fuoco a Gaza, e la “preoccupazione” per la vittoria di Trump “grumo di affarismo, intolleranza e oscurantismo”.

E poi il sofferto voto per la Commissione Von der Leyen bis. Rimarca Schlein: “Il voto di ieri dimostra che l’operazione di allargamento a destra dei Popolari di Weber è stato un fallimento. Resta la nostra preoccupazione sul fatto che questa Commissione sia spostata a destra come i governi che siedono al Consiglio europeo. Noi intendiamo misurarla su ogni proposta, vigileremo ogni giorno, non sentiamo questa come la nostra Commissione”, sottolinea chiamando l’applauso per il commissario uscente Paolo Gentiloni. Sabato Schlein sarà al congresso del Psoe di Pedro Sanchez, oggi ha visto la vicepremier britannica. Prossimo appuntamento interno dem sarà invece il 14 dicembre con l’assemblea nazionale.

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