Pde: a Firenze la convention, sì al manifesto per le europee
Roma, 7 mar (Adnkronos) – Domani alle 14.30 a Firenze prenderà il via la convention del Partito democratico europeo (Pde), la formazione politica europea che insieme ad Alde ed altri partiti indipendenti forma il gruppo Renew Europe al Parlamento europeo ed è guidata dal francese Francois Bayrou (presidente) e dall’italiano Sandro Gozi (segretario generale).
Nella prima parte statutaria della convention, riservata ai soli delegati, saranno approvati il manifesto per le elezioni europee del Pde e la piattaforma comune ai partiti centristi, democratici e liberali che formano l’alleanza ‘Renew Europe Now’, che verrà lanciata a Bruxelles il prossimo 20 marzo. Inoltre, sarà anche nominato il rappresentante del PDE che, insieme a quelli di ALDE e Renaissance, andrà a formare il “Team Europe” che guiderà l’alleanza “Renew Europe Now” alle prossime elezioni europee.
Nella seconda parte della Convention, aperta al pubblico, si alterneranno quattro panel su “Europa sovrana”, “Europa sicura”, “Europa inclusiva” e “Europa verde”. Tra un panel e l’altro ci saranno anche gli interventi di Jean-Noël Barrot, ministro francese per l’Europa, e di Sviatlana Tsihanouskaya, candidata bielorussa alla presidenza contro Lukashenko nelle elezioni del 2020. Infine, il saluto dell’ALDE e i discorsi conclusivi di Sandro Gozi, Valerie Hayer (capogruppo Renew Europe a Bruxelles) e Francois Bayrou.
(Adnkronos) – Il manifesto è composto da una lettera di presentazione del presidente Francois Bayrou e del segretario generale Sandro Gozi, dal manifesto stesso, da proposte su 21 settori e da un elenco dettagliato di 300 azioni prioritarie. Tra le molte questioni affrontate, il manifesto ha un’impronta fortemente europeista, dal momento che propone l’abolizione del diritto di veto, l’introduzione dell’elezione diretta del Presidente dell’UE con liste elettorali transnazionali e il rafforzamento dei poteri del Parlamento.
Il capitolo “Europa, una potenza mondiale” chiede lo sviluppo di una forza militare europea accanto alla NATO e la creazione di un’alleanza globale per la democrazia. Il manifesto affronta poi le sfide che l’UE ha di fronte nei prossimi anni: dalla leadership verde e blu (con un approccio molto pragmatico per evitare che “l’onere dei pagamenti ricada sui cittadini e sulle piccole imprese”) all’intelligenza artificiale (“dedicare risorse significative alla ricerca, allo sviluppo e alla diffusione dell’IA”, ma anche “sviluppare un quadro normativo chiaro”).
Ancora, dalla migrazione (“l’Europa deve gestire i flussi migratori in modo umano, garantendo al contempo sicurezza e integrazione”) alla diversità e all’inclusione (“vogliamo un’Europa unita che sia equa e inclusiva, dove ogni individuo sia rispettato e possa vivere la propria vita pienamente e liberamente”), dalla tutela dei consumatori al futuro dei giovani (“considerare l’abolizione dell’imposta sul reddito per i lavoratori sotto i 25 anni” ma anche “vietare i tirocini non retribuiti”), all’istruzione e alla cultura (per entrambe si chiede di decuplicare i relativi bilanci ma anche la proposta “1 euro in sicurezza, 1 euro in cultura”), e infine alle politiche territoriali e d’oltremare.
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