Pnrr: Boccia, ‘trasformato in bancomat Meloni’
Roma, 27 mag. (Adnkronos) – “Durante l’esame dell’ultima legge di bilancio, il Pd in Aula ha fortemente e duramente contestato il ritorno dei tagli lineari previsti dal governo Meloni ma, mentre lo denunciavamo, la destra abbassava lo sguardo. E oggi ci ritroviamo con i comuni che saranno costretti a subire tagli per centinaia di milioni e ad essere colpiti saranno, soprattutto, quegli enti locali che hanno avuto più risorse dal Pnrr, e le hanno spese in maniera opportuna”. Così Francesco Boccia, presidente dei senatori del Pd, arrivando a Rovigo per un incontro con le parti sociali nell’ambito delle iniziative elettorali in vista delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno.
“Per quanto riguarda le risorse del Pnrr il governo non può rivendicare i risultati dei bandi, quella è soltanto attività amministrativa obbligatoria nei confronti degli enti locali. Le risorse sono state erogate dall’Ue a fronte di programmi e missioni concordate. Restano i tagli fatti dal Governo nei confronti dei comuni per il loro concorso alla finanza pubblica. Non si possono mettere insieme due argomenti del tutto differenti, Pnrr e tagli, per giustificare o minimizzare l’azione del governo contro i comuni. È il solito gioco della destra: adesso provano a rigirare la frittata, scaricando gli uni sugli altri la responsabilità di questo ennesimo schiaffo agli enti locali, ma tutti i sindaci, a partire da quelli di centrodestra, sanno che stanno mentendo spudoratamente. Il Pnrr è diventato il bancomat della presidente Meloni, mentre i ministri Fitto e Giorgetti continuano a litigare e smentirsi a vicenda”.
“Sul Pnrr si vantano di risultati mai raggiunti se non quelli di mettere in pratica un percorso avviato nella scorsa legislatura. Il problema è come intendono, adesso, gestire il deficit e chi andranno a colpire i loro tagli. Ma quando chiediamo spiegazioni alla maggioranza, proprio come fatto sul Def, sentiamo solo silenzio. O per vergogna o forse perché aspettano ordini dal governo su cosa dire. Anziché ridurre le diseguaglianze utilizzano il Pnrr per coprire i tagli lineari. È inaccettabile”.
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