Puglia: Orlando, ‘no a sgambetti Conte e poi coalizione insieme’
Roma, 13 apr. (Adnkronos) – “Qui tutti danno lezioni, gente che ha cambiato sette o otto partiti spiega agli altri cosa bisogna fare. Il problema che si sta manifestando oggi in Puglia, che si è manifestato al Comune di Roma quando hanno condannato esponenti del M5S, è la conseguenza di un indebolimento dei partiti e dei loro processi democratici. Questi fenomeni sono la conseguenza di una incapacità o difficoltà a selezionare la classe dirigente e legati a dinamiche di trasformismo, di opportunismo politico, di persone che non aderiscono ad un progetto ma lo fanno soltanto per utilizzare un partito come un autobus o un ascensore. Tutte cose che andrebbero contrastate con una piena attuazione dell’art. 49 della Costituzione. Noi, per quanto ci riguarda, credo che dobbiamo aprire una discussione molto seria sull’utilizzo del trasformismo come strumento di costruzione del consenso e dovremmo farlo senza processi sommari, ma capendo come si rafforza un partito, come lo si rende più autonomo dalle istituzioni. Perché se io sono assoggettato in qualche modo alle istituzioni ho qualche difficoltà a controllare certi fenomeni che si determinano all’interno delle istituzioni stesse”. Lo ha detto il deputato Pd ed ex ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ad Agorà Weekend su Rai3.
“Ci sono dinamiche fisiologiche ma bisogna che Conte capisca che non può essere che adesso ci si fa gli sgambetti – rimarca Orlando – e poi si costruisce la coalizione perché gli elettorati se si contrappongono è difficile poi rimetterli insieme. Capisco la tentazione di approfittare di una situazione che non nego esista e che penso debba essere affrontata anche dal Pd stesso. Dopodiché è un modo e una misura che Conte non mi pare abbia sempre tenuto in adeguata considerazione. Questo secondo me rischia di essere un problema per noi certo oggi, per la coalizione in futuro e paradossalmente anche per Conte”.
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