Quirinale: Mattarella riceve delegazione S.Cecilia, ‘musica linguaggio senza confini’
Roma, 13 nov. (Adnkronos) – “Mi fa piacere ricevere l’Accademia di Santa Cecilia e ringrazio molto il presidente Biscardi e due accademici, il maestro Dall’Ongaro e il maestro Colasanti, che hanno preso la parola per la considerazione che hanno svolto. Ringrazio il Presidente per questo affascinante ricordo storico della vita dell’Accadere di Santa Cecilia. In questi 440 anni si è sviluppata un’attività che ha ricordato con puntualità come luoghi, espressione, come protagonisti, ricordando figure di mecenati e di giganti della composizione e dell’esecuzione musicale che hanno fatto parte dell’Accademia, l’hanno frequentata sentendosi a proprio agio per la propria arte”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha ricevuto al Quirinale una delegazione dell’Accademia di Santa Cecilia.
“È un percorso, che tra l’altro vede questa volta cento anni dell’orchestra, per cui il nostro paese è orgoglioso. Più volte ho avuto occasione di apprezzare la straordinaria eccellenza dell’orchestra e del coro dell’Accademia, una ogni volta, con un’ammirazione e una riconoscenza particolarmente elevata. Riflettevo sulle parole che avete detto, riflettevo che nel corso del tempo ci sono state fasi in cui vi è un idioma che si è affermato come un idioma universale. Per tanto tempo è stato il latino, pensando alla nostra ‘Europa. Nel metà del Novecento è stato il francese, adesso è l’inglese, o meglio l’americano. Ma nel corso dei secoli, dei millenni, un linguaggio che ha sempre inalterato e accompagnato l’umanità, è la musica, che è un linguaggio universale, che esprime, al pari per alcuni aspetti, più profondamente e più intensamente per altri aspetti, rispetto al linguaggio parlato, rispetto agli idiomi, esprime sensibilità, sentimenti, passioni, attesa”.
“Ed è un linguaggio che non ha bisogno di passaporto, perché non ha frontiere, è un patrimonio dell’umanità, del suo complesso. E questo è il contributo che tutta l’arte fornisce, la musica del suo specifico in maniera particolarmente intensa e particolarmente efficace a legare l’umanità. E in questa stagione in cui ti affiorano inattesi e preoccupanti atteggiamenti di contrapposizione o di sopraffazione, questo richiamo a un valore che accomuna l’umanità, senza frontiere, senza appartenenze, senza confini, senza passaporti, è un contributo straordinariamente importante. Per questo il ringraziamento per l’Accademia è particolarmente alto. Non sono potuto andare questa mattina a poter ascoltare orchestra e coda all’Accademia, ma vi saranno altre occasioni per poterlo fare. Ma il ringraziamento che vi intendo di esprimere è davvero molto alto. Il ringraziamento perché l’Accademia esprime molto dell’animo del nostro Paese, dell’animo che si inserisce in questa dimensione universale. Grazie per quello che fate, auguri per l’Accademia e, ripeto, grande riconoscenza e apprezzamento per gli accademici, per l’orchestra”.
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