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Rebuild, l’intelligenza delle connessioni nella filiera ‘spazio costruito’

25 Febbraio 2025

Milano, 25 feb. (Adnkronos) – Il 35% dei consumatori che deve affrontare l’acquisto di una casa mette al primo posto il criterio dell”affordability first’, l’accessibilità del prezzo, mentre la sostenibilità ambientale ‘planet first’ è al secondo posto, con il 23%. La filiera spazio costruito deve ragionare sul futuro tenendo presente questa tendenza europea: l’innovazione e la transizione ecologica sono percorsi imprescindibili, ma devono connettere necessariamente tre aspetti fondamentali della sostenibilità: ambientale, economico e sociale.

‘Connect minds, enable innovation’ è il claim di Rebuild 2025, l’evento in programma al Centro congressi di Riva del Garda il 6-7 maggio, anticipato nella tappa milanese di Rebuild in Tour, in collaborazione con Assolombarda. Un’importante occasione di confronto e networking tra le aziende del settore, durante il quale è stata presentata la nuova filiera ‘spazio costruito’ di Assolombarda, un network che comprende le aziende attive nelle fasi di creazione di un edificio o di un’infrastruttura, dalla progettazione alla realizzazione fino alla sua gestione, riconducibili ai segmenti ‘Building’, ‘Interior’ e ‘Management’. Il coordinatore della filiera spazio costruito, Gaetano Terrasini, ha sottolineato come la filiera abbia l’obiettivo di promuovere connessioni tra le aziende di diversi comparti, favorendo il dialogo e l’innovazione in un contesto in costante evoluzione. In Lombardia, il valore aggiunto attivato dalla filiera spazio costruito pesa per il 7,3% del Pil regionale.

All’incontro hanno partecipato numerose imprese aderenti alla nuova filiera spazio costruito, che, introdotte e moderate da Carlo Capra dell’area Territorio e Ambiente di Assolombarda, hanno condiviso il proprio punto di vista sui temi chiave di Rebuild 2025. Al centro del dibattito, il ruolo essenziale delle connessioni e delle relazioni tra persone e competenze, fondamentali per affrontare le sfide future del settore. “Tutti coloro che lavorano sui temi della sostenibilità trovano in Rebuild un luogo di incontro e confronto. L’obiettivo è radunare una community solida all’interno della filiera che, con la partecipazione dei vari attori alle conferenze e ai workshop, produca un manifesto da portare sui tavoli dei decisori per tracciare la strada del futuro del settore”, ha spiegato Laura Risatti, project leader di Rebuild, evento organizzato da Riva del Garda Fierecongressi.

Tutto è connesso in edilizia, soprattutto quando si parla di sostenibilità e gli aspetti da tenere in considerazione sono diversi ma tutti imprescindibili. Ne è convinto Ezio Micelli, presidente del comitato scientifico di Rebuild e professore all’Università di Venezia, che ha introdotto il tema con una domanda provocatoria: ‘La sostenibilità ha valore se genera valore. E’ davvero così, o siamo di fronte a un costo per le imprese che può essere affrontato solo con l’intervento pubblico?’. I dati mostrano che i criteri Esg sono valori apprezzati dal mercato e di cui il consumatore è consapevole, ma devono essere portati avanti in modo equo “perché se la sostenibilità non tiene insieme gli aspetti ambientali, economici e sociali, non è praticabile”, ha proseguito Micelli.

L’aspetto sociale della sostenibilità è il più difficile da misurare, ma anche il più sfidante. Cambiano le famiglie, le esigenze di chi abita gli immobili, la capacità economica d’acquisto e l’età media della popolazione. E sono cambiati anche i modelli di lavoro grazie alla digitalizzazione e all’innovazione che, come ha spiegato Emanuela Curtoni, direttore dell’area Territorio e Ambiente di Assolombarda, ha portato una semplificazione di quei processi che fino ad oggi richiedevano un’elaborazione manuale, con una forza simile a quella della seconda rivoluzione industriale.

Tutti questi cambiamenti richiedono al settore una nuova riflessione sui modelli di business, sui percorsi di sviluppo e le sfide future. La digitalizzazione, in particolare, è stata identificata come uno degli aspetti chiave per il futuro della filiera edilizia. “La digitalizzazione sta trasformando il settore, ma la costruzione rimane uno degli ambiti più arretrati. La sinergia con Rebuild potrà accelerare il cambiamento, soprattutto nel settore ConTech, che riguarda la fase di cantiere e la gestione della progettazione”, ha dichiarato Gianandrea Ciaramella, co-founder e coordinatore di Italian PropTech Network del Politecnico di Milano. Il programma del tour di REbuild, in avvicinamento all’evento di Riva del Garda, non è ancora concluso: il prossimo appuntamento sarà il 27 febbraio a Bologna.

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