Referendum: Malan, ‘non andiamo a votare e continuiamo a lavorare per bene Italia’
Roma, 6 giu. (Adnkronos) – “Dei cinque referendum uno è completamente insensato per regalare la cittadinanza dopo solo cinque anni di permanenza in Italia: persone che poi magari se ne vanno, non gli importa niente, ritornano in Italia per farsi curare magari a spese nostre e per farsi dare la pensione sociale quando sono anziani. Gli altri quattro che il Pd chiede agli italiani di andare a votare sono per cancellare delle norme che il Pd ha votato nel 2014, non le ha cambiate nelle numerose occasioni in cui avrebbe potuto farlo, le ha rivendicate nella campagna elettorale del 2018 e i parlamentari che le hanno votate sono ancora presenti in gran numero tra quelli che oggi sono i parlamentari del Partito democratico senza che verso di loro sia stata presa alcuna decisione”. Lo sottolinea in un video si Instagram il capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan.
“Quando verranno i giorni della consultazione -aggiunge- me ne resterò a casa, perché se il Pd vuol cancellare delle norme che ieri ha votato poi magari domani mi richiederà di andare a votare per rivotarle. Se la risolvano loro, noi stiamo a casa e pensiamo a portare avanti lo straordinario lavoro fatto dal Governo Meloni, che sul lavoro ha portato i migliori risultati dell’ultimo decennio: record di occupazione, minimo di disoccupazione dal 2007 e una serie di parametri positivi tra cui quello dell’aumento del lavoro stabile rispetto a quello precario. Per cui -ribadisce Malan- stiamo a casa e lavoriamo, come tutti gli italiani lavorano, per il bene del’Italia”.
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