Referendum: Tempi Nuovi, 4 no su quesiti lavoro e 1 sì alla cittadinanza
Roma, 6 mag. (Adnkronos) – “Un equilibrio problematico quello dei quesiti referendari abrogativi relativi al Jobs Act. Si rischia di mettere in crisi le riforme fatte in anni recenti, con poca certezza su quello che può essere ristabilito e come”. Lo afferma l’Associazione Tempi Nuovi- Popolari Uniti, che si orienta a votare solo il SI al quesito sulla Cittadinanza, “pur consapevoli, e avendo peraltro auspicato anche con iniziative politiche dedicate, che il dibattito sulle riforme dovrebbe arricchirsi di altri strumenti, come quello dello ius scholae per citarne uno”.
La preoccupazione per la disparità di trattamento nei confronti dei minori figli di stranieri, spinge a cercare percorsi che agevolino una democrazia inclusiva. “Il tessuto della cittadinanza è fatto dello spirito che lo anima – sostiene Fabrizia Abbate, la portavoce – e di ciascun individuo che fin da piccolo in esso si educa e cresce, e con esso impara a convivere. Il dibattito sulla giustizia politica in questo caso specifico si colora quasi sempre, e ovunque, delle esasperazioni di un approccio “bifronte”, che si concentra da una parte sullo status di irregolarità, e dall’altra sulla protezione sociale. Ma con l’acuirsi della crisi demografica, e con l’aumento delle disuguaglianze nel nostro paese, pensiamo che il tema della cittadinanza inclusiva sia l’unico futuro civile auspicabile”.
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