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**Regionali: c.sinistra lavora a puzzle candidature ma scoppia caso Ricci**

22 Luglio 2025

Roma, 22 lug. (Adnkronos) – Per un fronte che va chiudendosi, un altro che si apre. A 24 ore dall’incontro tra Elly Schlein, Giuseppe Conte e Enzo De Luca che ha posto le basi per l’accordo alle regionali in Campania con Roberto Fico candidato presidente, scoppia il caso Ricci. Il candidato del centrosinistra nelle Marche, sostenuto da un campo extra large, è indagato per una vicenda di affidi quando era sindaco di Pesaro. “Sono amareggiato ma sereno” perchè “totalmente estraneo ai fatti”, ha detto Ricci annunciando via social di aver ricevuto l’avviso di garanzia stamattina. “Il giorno dopo la convocazione delle elezioni”, puntualizza. Le Marche saranno infatti la prima regione al voto nella tornata amministrativa di autunno e proprio ieri Francesco Acquaroli, meloniano e presidente uscente, ha annunciato le elezioni per il 28 e 29 settembre.

L’avviso a Ricci irrompe nella campagna elettorale e va toccare corde sensibili per i 5 Stelle. E’ lo stesso Conte a intervenire a stretto giro, dopo il video social di Ricci. Il leader M5S prende atto dell’avviso di garanzia ma invita Ricci a chiarire al più presto. “Prendiamo atto dell’avviso di garanzia ricevuto da Matteo Ricci e delle sue dichiarazioni appena rilasciate. Come Movimento 5 Stelle rispettiamo il lavoro autonomo e indipendente della magistratura e non sottovalutiamo le ipotesi accusatorie contenute nell’avviso di garanzia, ma ci riserviamo di valutare approfonditamente le contestazioni mosse a Ricci”.

Un conto si tratti di “una semplice contestazione per spese del Comune non corrette”. Altro sarebbe se vi fossero “elementi di una condotta disonesta, che ha portato a indebiti vantaggi personali. Condotta questa -rimarca Conte- che sarebbe incompatibile con i nostri principi e i nostri valori”. Quindi il leader M5S auspica un chiarimento in tempi rapidi: “Auguriamo all’interessato di chiarire al più presto con l’autorità giudiziaria questa vicenda, così da diradare tutti gli eventuali dubbi e poter svolgere in piena serenità la prossima campagna elettorale”.

Un chiarimento che lo stesso Ricci è pronto a fornire al più presto al procuratore. “Sorprendentemente questa mattina ho ricevuto un avviso di garanzia sulla vicenda annosa degli affidi, dei murales, delle feste, del casco di Valentino Rossi ormai sulla stampa da un anno. Sono sorpreso perché io in vita mia, in 15 anni di amministrazione, – spiega nel video social – non mi sono mai occupato di affidamenti pubblici e lavori e mi sono sempre fidato ciecamente dei miei dirigenti e dei collaboratori come ho fatto in questo caso. L’ho ripetuto per mesi e lo ripeterò anche al procuratore che spero di vedere il prima possibile”.

“Fra l’altro l’accusa è curiosa -osserva- perché mi si dice che non avrei ottenuto nessuna utilità patrimoniale, ma che avrei ottenuto una utilità in termini di consenso politico e si dice una cosa che io smentisco, cioè che conoscessi queste associazioni, mentre invece io non c’ho mai avuto a che fare direttamente”.

Per questo, aggiunge, l’ex sindaco di Pesaro, sono “sereno nel merito. Ma sono anche molto amareggiato e arrabbiato perché questa cosa arriva il giorno dopo la convocazione delle elezioni dopo un anno di indagini, è evidente che ci sia amarezza e rabbia. Io come sempre sono fiducioso nel lavoro della magistratura e sono convinto che smonteremo subito queste accuse perché siamo estranei nei fatti. Quando un sindaco governa ha tantissimi collaboratori: se eventualmente un collaboratore sbaglia il sindaco è parte lesa, perché viene tradita la fiducia”.

Intanto procede il lavoro sugli altri dossier per le regionali d’autunno. Ieri l’incontro nella sede dei 5 Stelle a Roma tra Conte, Schlein e De Luca ha posto le basi per chiudere la partita in Campania. Una trattativa che vede il via libera alla candidatura di Roberto Fico da parte del presidente uscente connessa a una serie di richieste da parte dello stesso De Luca. A partire dalla fine del commissariamento del Pd campano con un congresso da tenersi già a settembre. Così come ruoli di rilievo per personalità vicine al governatore uscente, che potrebbe presentare ben due liste.

L’area sinistra dem però scalpita. “Congresso a settembre? Forse i tempi sono un po’ troppo stretti”. Ci sono ancora dettagli da definire e per la chiusura del cerchio la previsione è che ci vorrà ancora qualche settimana. Del resto la Campania non andrà al voto prima di novembre.

Mentre in Toscana i tempi sono meno lunghi. “Se non c’è la volontà di trovare un giorno intermedio, un election day, a cui io avevo dato la disponibilità, per noi il giorno della votazione è la data del 12 ottobre”, ha detto oggi il presidente Eugenio Giani. Sulla sua ricandidatura si procede “senza forzature”, si spiega. Serve ancora un po’ di tempo per la proclamazione per “consentire al Pd di lavorare sulla coalizione”. In Toscana, M5S e Avs sono stati all’opposizione della giunta Giani in questi anni. La Direzione regionale del Pd dovrebbe essere convocata a fine mese.

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