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Ristorazione, Boroni (TradeLab): “Italiani consumano il 20% dei pranzi fuori casa”

17 Ottobre 2025

Milano, 16 ott.- (Adnkronos) – “Da 25 anni lavoro all’interno del mercato dei consumi fuori casa e la ristorazione commerciale in catena fa parte di questo grande mondo. Il mercato dei consumi fuori casa in Italia vale oltre 100 miliardi e la ristorazione in catena stimiamo valga circa 10,6 miliardi, pari quindi al 10%. Un dato che, se preso da solo potrebbe sembrare non particolarmente rilevante, soprattutto se confrontato a livello internazionale, dove il peso delle catene arriva al 33%, ma se lo guardiamo sotto l’aspetto delle occasioni di consumo, scopriamo che di 100 pranzi gli italiani ne fanno 20 fuori casa”. È il commento di Bruna Boroni, director Industry away from home di TradeLab, all’edizione 2025 dell’Aigrim Day – Forum della ristorazione in catena, l’appuntamento annuale che fa il punto sull’evoluzione del mercato della ristorazione organizzata e sulle principali sfide del futuro.

L’evento di Milano ha visto la partecipazione di importanti player del mercato, aziende della filiera, rappresentanti del mondo associativo e istituzioni. “Il mercato del pranzo è molto rilevante, vale circa 33 miliardi di euro. Analisi simile la potremmo fare dal punto di vista delle generazioni – prosegue Boroni – Sappiamo ad esempio che i giovani che mangiano fuori casa, il 20% delle volte scelgono le catene di ristorazione. Ma le catene non devono trascurare una generazione che in futuro sarà sempre più rilevante, quella dei baby boomers, che nel fuori casa scelgono le catene solo nel 6% delle visite, una percentuale che si alza al 15% se guardiamo alla specifica occasione del pranzo”.

A livello geografico, essendo quello italiano un mercato molto frammentato tra bar, ristoranti e take away “TradeLab censisce circa 12.500 punti vendita di catene su un totale di oltre 330 mila punti di consumo – aggiunge – pari al 4% a livello nazionale. La percentuale sale al 6% al Nord e scende al 2% al Sud, con picchi nelle grandi città ricche, come Milano, dove si arriva oltre il 30%, il che significa che su dieci punti di consumo presenti a Milano oltre tre sono catene”.“Se la ristorazione a livello complessivo cresce ad un tasso intorno al 3%, il mondo delle catene sta crescendo al 13-14%. L’unico rallentamento l’abbiamo avuto per il contesto generale macroeconomico dell’ultimo anno, in cui il dato è sceso a un 3%” conclude.

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