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Salute, Noemi: “Cibo coccola-prigione, io oggetto di stigma per mio sovrappeso”

29 Gennaio 2025

Roma, 29 gen. (Adnkronos Salute) – “Il cibo è una coccola, ma può diventare anche una prigione, lo so bene. Per il mio sovrappeso sono stata oggetto di stigma. Ricordo il momento preciso in cui mi sono accorta dello stigma: nel 2018 partecipavo a Sanremo, indossavo un abito scollato molto simile a quello che aveva Michelle Hunziker che presentava la serata. Sui social compare un bellissimo meme: da una parte ci sono io che in quel periodo della mia vita ero molto abbondante, e dall’altra parte mettono Michelle con scritto ‘quando lo ordini su Wish (lei) e quando ti arriva a casa (io, gonfia e grossa)’. Devo dirlo, mi ha molto ferito come persona, non come artista. Ma quel meme è stato per me un campanello dall’allarme. Per la prima volta ho visto la sofferenza, ho visto che quel corpo rappresentava tutto quello che non volevo vedere né affrontare, è stato il primo passo verso me stessa. Al di là dell’inclusività, aspetto fondamentale, c’è il tema della salute che è ancora più importante”. Lo ha detto Noemi, cantante romana che ha partecipato a 7 Festival di Sanremo, intervenendo alla conferenza stampa ‘Perdere peso non dipende solo da te. Il tuo corpo può fare resistenza’, promossa oggi a Roma da Eli Lilly Italia.

L’artista in oltre 1 anno e mezzo ha perso 15 chili. “Per me è stato fondamentale il percorso psicologico – ha sottolineato – perché non si pensa al rapporto psicologico che si può avere con il cibo. Il cibo è una grande coccola, ma a volta diventa anche una grande prigione e una grande dipendenza. Il mio è stato un lavoro di consapevolezza, mi sono guardata allo specchio e mi sono detta ‘io non voglio essere così’. Poi c’è stato anche un aiuto medico, perché non è facile seguire una dieta, essere ‘precisi’ nel seguire un regime alimentare, però la consapevolezza è fondamentale. Ci guardiamo allo specchio senza vederci davvero per non vedere quello che ci fa stare male”. Una volta perso peso, ha aggiunto Noemi, “sono stata ugualmente oggetto di stigma: c’è chi mi critica per come sono oggi, ‘ti preferivo prima’. A loro dico ‘chi se ne frega’. Ecco – ha concluso – bisogna essere forti, non farsi scalfire dalle critiche”.

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