Sanità: ok Commissione Senato a decreto per proteggere medici da aggressioni (2)
(Adnkronos) – “Negli ultimi anni – denuncia Rapani – le strutture sanitarie calabresi hanno visto un aumento degli episodi di violenza, in particolare nei Pronto soccorso e nei reparti di emergenza. Il decreto risponde a una situazione divenuta insostenibile: gli operatori sanitari, specialmente in contesti critici, sono spesso esposti a minacce e aggressioni, compromettendo la loro serenità e professionalità”. Il senatore di Fdi accoglie “con favore le pene aggravate per chi attacca fisicamente il personale sanitario, considerate misure necessarie per sostenere il loro lavoro e scoraggiare comportamenti violenti”. Oltre alle aggressioni fisiche, il decreto prevede “pene severe anche per danni materiali alle strutture sanitarie. Troppo frequentemente, attrezzature e spazi sono colpiti da violenze, causando ulteriori difficoltà nella gestione sanitaria”.
“Questa misura – prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia – offrirà una maggiore protezione a tutte le strutture, con un impatto positivo anche in Calabria”. Una novità importante del decreto “è l’arresto obbligatorio in flagranza differita, entro 48 ore dall’episodio, in presenza di prove video o fotografiche. Questa misura, che mira a garantire giustizia per gli operatori anche in caso di denuncia tardiva, rappresenta un deterrente fondamentale contro la violenza”.
“Negli ultimi anni, la sicurezza del personale sanitario ha ricevuto crescente attenzione pubblica e istituzionale. Il decreto del 30 marzo 2023 aveva già previsto la presenza fissa della Polizia di Stato nelle strutture più esposte, e il nuovo decreto completa questa iniziativa con ulteriori misure preventive. Questa azione normativa rappresenta una risposta concreta alle esigenze del settore sanitario, particolarmente sentite in Calabria. Auspico che il decreto porti a un miglioramento reale e immediato delle condizioni di lavoro degli operatori sanitari, contribuendo a creare ambienti di cura più sicuri, dove possano concentrarsi esclusivamente sulla loro missione di assistenza”, conclude Rapani.
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